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Florida, ucciso in 48 ore dai batteri mangia-carne. Aumentano i casi in spiaggia

Cristina Agostini
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E' morto in 48 ore per un batterio mangia-carne contratto in spiaggia durante una vacanza nella contea di Okaloosa, in Florida. A denunciare il caso è stata la figlia, Cheryl Bennett Wiygul, con un post su Facebook: "I batteri mangia-carne suonano come una leggenda metropolitana, ma lasciatevi dire che non lo sono. Hanno ucciso mio padre". Secondo le autorità federali, il Vibrio vulnificus causa un centinaio di morti all'anno negli Usa e circa 80mila malati, che lo contraggono mangiando frutti di mare crudi o immergendosi nell'acqua di mare con ferite aperte. Come ha raccontato la donna, i suoi genitori di Memphis erano andati a trovarla in Florida e tutti insieme avevano visitato diversi luoghi, andando su una moto d'acqua e facendo il bagno in mare, in un torrente, in una piscina e in una palude. Avendo letto notizie recenti di una donna uccisa dal batterio, Cheryl aveva preso precauzioni nei confronti del padre, che da anni lottava contro un tumore, accertandosi che non avesse ferite aperte e sigillandogli anche i più piccoli graffi. Leggi anche: "Batteri fecali", scatta subito il divieto di balneazione: Italia, la spiaggia-vip dove non dovete toccare l'acqua Nelle prime ore di ieri l'uomo aveva cominciato a sentirsi male e i familiari avevano deciso di tornare a Memphis per farlo curare, lì dove conoscevano le sue condizioni. In serata la situazione era peggiorata ed era stato ricoverato in ospedale. Lì i medici avevano scoperto "una terribile macchia nera gonfia sulla schiena": la figlia aveva riconosciuto i sintomi di una fascite necrotizzante causata dal batterio e aveva avvertito lo staff della struttura, ma era tardi e a nulla sono serviti gli antibiotici. È la seconda vittima nel giro di poche settimane: alla fine di giugno è deceduta la Carolyn Fleming, 77 anni, sempre a causa di una fascite necrotizzante.

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