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Immigrazione, il capo della Guardia costiera libica accusa: "Il ritorno delle Ong favorisce le partenze"

Stefano Boffa
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"L'aumento delle partenze dalla Libia è da molto tempo correlato alla presenza delle navi delle ong. E qualcosa di simile sta accadendo anche in questo settembre". Così il colonnello Masoud Ibrahim Abdelsamad, capo del Centro di coordinamento della guardia costiera libica, in un'intervista al Quotidiano Nazionale. Inoltre, il colonnello si dice un sostenitore del cosiddetto "effetto traino" delle ong nell'ambito dell'immigrazione: ovvero, semplice da capire, le ong favorirebbe l'aumento del numero di partenze. Proprio sull'effetto traino, il colonnello Abdelsamad si è voluto concentrare maggiormente nella sua spiegazione riguardo all'aumento degli sbarchi registrati nel mese di settembre e che il ricercatore del "think tank" Ispi Matteo Villa avrebbe smentito: "Quando ci sono navi ong a largo, che sono un chiaro target dei barconi dei migranti, noi ne blocchiamo moltissimi. Grossomodo uno su due, forse di più. Senza di noi, il fattore attrazione sarebbe molto più evidente. Tenga anche presente che la grande maggioranza di quelli che vengono raccolti dalle navi delle ong, parte solo perché ci sono loro". Leggi anche: Immigrazione, il sindaco di Lampedusa: "Arrivi in aumento dopo l'addio di Salvini al Viminale" Abdelsamad ha spiegato anche il modus operandi degli scafisti e come le ong, loro malgrado, contribuiscono al loro disegno: "I migranti salgono su gommoni e barconi che non riuscirebbero mai, dico mai a raggiungere l'Italia. Sono natanti malmessi, in grado di fare poche decine di miglia al massimo. I trafficanti sono 'smart', usano internet, siti che mostrano il traffico marino, sanno bene quando c'è una nave ong al limite delle acque territoriali. E la usano, mandandogli barconi. È un meccanismo molto semplice e dal loro punto di vista, funziona benissimo". La possibilità che, con l'addio di Matteo Salvini al ministero degli Interni, gli scafisti stiano approfittando del fatto che il nuovo Governo sia favorevole all'apertura dei porti e alla revisione del dl Sicurezza bis non è tutta da scartare. E non solo: anche i flussi dalla Tunisia, secondo il colonnello, influirebbero sull'aumento degli sbarchi: "Mi pare ragionevole che, dato che stiamo intercettando molti barconi in partenza dalla Libia, le organizzazioni che gestiscono il traffico lo abbiano in parte spostato in Tunisia. Del resto, non si rassegnano, cercano sempre alternative".  

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