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Emmanuel Macron, "la morte cerebrale della Nato". Le sue mani sull'Europa: gioco sporchissimo

Giulio Bucchi
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Dopo aver copiato la Le Pen sullo stop agli immigrati, Emmanuel Macron si ispira ancora a destra per tirare a campare e copia il generale De Gaulle. «Quello che stiamo vivendo è la morte cerebrale della Nato», ha dichiarato il presidente francese in un' intervista concessa all' Economist. Leggi anche: "La mossa di Asterix". Macron e Di Maio insieme in Cina, grillino "schiacciato" così La crisi sarebbe dovuta, spiega, al comportamento della Turchia (e su questo non si può dire nulla) e al disimpegno del presidente americano Donald Trump. E qui il francese la fa, come spesso gli capita, fuori del vaso. Macron s' interroga sull' articolo 5 del patto atlantico, che prevede la solidarietà fra i paesi membri in caso uno di loro sia attaccato. E si chiede cosa succederà se la Siria attaccherà la Turchia, in risposta all' offensiva di Ankara nel nord del paese arabo. «Se il regime di Bashar Assad decide di replicare alla Turchia, noi c' impegneremo? Questa è una vera questione. Noi ci siamo impegnati per lottare contro l' Isis. Il paradosso è che la decisione americana e l' offensiva turca hanno avuto lo stesso risultato: il sacrificio dei nostri partner che si sono battuti contro l' Isis», ha detto Macron. In vista del summit della Nato ai primi di dicembre a Londra, bisogna «chiarire le finalità strategiche» dell' Alleanza, incalza Macron che poi passa a considerare l' Unione europea. L' Europa«sparirà» se non inizia a pensarsi come potenza mondiale, avverte Macron, insistendo nuovamente sull' importanza di una difesa europea, di un Europa «con un' autonomia strategica e di capacità sul piano militare».

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