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Sochi 2014: la denuncia, per atleti gay in Usa stessa tolleranza che in Russia

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Washington, 29 dic. (Adnkronos/Washington Post) - Negli Stati Uniti, gli atleti gay vengono discriminati non meno che in Russia. Lo denuncia in un commento pubblicato sul Washington Post, la giocatrice di hockey per la squadra dell'universita' di Amherst, dove si sta laureando in letteratura, Avery Stone, raccontando la sua esperienza personale e i risultati di alcune ricerche. "Gli atleti gay, e coloro che sono sospettati di esserlo, devono ancora affrontare discriminazioni ed esclusione in tutti gli Stati Uniti. Giuridicamente, abbiamo piu' liberta', ma il mondo dello sport negli Stati Uniti non e' molto piu' illuminato di quello dei nostri opponenti a Sochi", ha scritto Stone ricordando che "le violazioni dei diritti civili dei cittadini russi gay ha reso Sochi un test di forza morale oltre che fisica" e che la composizione della delegazione americana include tre atleti apertamente gay, Billie Jean King, Brian Boitano e Caitlin Cahow. "Questo gesto dell'Amministrazione si propone di inviare un messaggio forte: gli olimpionici americani dimostreranno alla Russia quanto lontano e' andato questo paese in termini di liberta' di scelta. Ma mentre la Russia e' dietro agli Stati Uniti per quanto riguarda i diritti dei gay, gli Stati Uniti non possono rivendicare maggior requisiti morali per quanto riguarda i loro atleti", aggiunge citando fra l'altro lo studio del 2012 secondo cui atleti gay, bisessuali e transgender negli Stati Uniti hanno subito il doppio degli abusi rispetto ai loro pari eterosessuali e che un atleta gay su quattro denuncia di aver subito pressioni per nascondere la sua identita' sessuale.

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