Elezioni Tokio: sciopero del sesso contro il candidato coservatore
Yoichi Masuzoe: "Le donne non sono normali quando hanno il loro periodo". E sul web si scatenano le donne: "niente sesso con gli uomini che lo votano"
"Le donne non devono fare politica. Quando hanno le mestruazioni non possono guidare il Paese". La frase sessista pronunciata da Yoichi Msuzoe nel 1989 durante un talk show potrebbe costargli la poltrona per il governorato di Tokyo. La dichiarazione rilanciata su twitter ha scatenato un terremoto politico in Giappone. Le donne di Tokyo sono sul piede di guerra e hanno lanciato un boicottaggio sessuale, minacciando di lasciare a bocca asciutta chiunque lo voterà. La frase - Il gruppo "Associazione delle donne che non faranno sesso con gli uomini che votano per Masuzoe", è nato poche settimane fa ed è destinato ad andare oltre le attuali tremila iscritte su Twitter. Il boicottaggio sessuale non e' l'unica iniziativa al femminile contro il politico: un altro gruppo ha lanciato un sito web promuovendo un appello per impedire che diventi governatore della capitale. In pochi giorni, in 2.800 hanno firmato la petizione. La questione femminista emerge proprio in un momento in cui un Giappone ancora troppo conservatore e legato ai vecchi valori sta cercando di aprire alla parità dei sessi anche in politica. Intervenendo a Davos il mese scorso, il premier ha promesso che per il 2020 il 30% delle posizioni di comando sarà occupato da donne.