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Influenza, fatwa a Nablus

"Vietato baciare gli infetti"

Albina Perri
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Una nuova fatwa emanata in Cisgiordania vieta ai musulmani palestinesi di baciare chiunque arrivi dall'estero e in special modo se si tratta di persone affette dalla febbre suina. Secondo quanto si legge sul sito della tv palestinese, a emanare questa fatwa è stato il mufti di Nablus, lo sceicco Ahmad Shubash, secondo il quale «è vietato dalla sharia accogliere con un bacio una persona affetta da una malattia trasmissibile, in modo da non contagiare le persone sane». La fatwa giunge in un momento in cui si registrano in Cisgiordania 48 casi di persone contagiate dalla febbre suina. Il numero maggiore di persone colpite dal virus si trova a Ramallah, dove ce ne sono 27. Secondo il ministero della Salute dell'Anp, la maggior parte delle persone contagiate provenivano dall'estero ed erano giunte nei territori palestinesi per le vacanze estive. Nonostante il susseguirsi di nuovi contagi in Cisgiordania non si registrano casi di questo genere a Gaza e si ritiene che ciò sia dovuto all'embargo che da due anni è imposto sulla Striscia palestinese dalle autorità israeliane.

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