Cina, uighuri ancora in piazza
Rischio di nuovi disordini
La tensione in Cina resta alta: le manifestazioni di protesta degli uighuri, minoranza musulmana che popola il nordovest della Cina, sono proseguite ieri e stamani dopo ilmassacro di domenica sera, nel corso del quale 156 persone sono state uccise adUrumqi, capitale della regione dello Xinjiang, in seguito a una vera e propria guerriglia urbana. Stamattina centinaia dipersone hanno protestato contro le retate effettuate dalla poliziacinese e hanno chiesto notizie dei loro congiunti di cui hanno perso le tracce in seguito ad arresti di massa. L'agenzia d'informazione Nuova Cinaha scritto che 1.434 persone sono arrestate e che la polizia "hacominciato a interrogarle". Ieri il presidente italiano Napolitano ha redarguito il presidente della Repubblica Popolare Cinese Hu Jintao, in visita a Roma, ricordandogli di affrontare la questione dei diritti umani.