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Iran, scontri studenti-polizia

Arresti tra i pro-Moussavi

Silvia Tironi
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Ancora scontri in Iran, dove dopo la rielezione di Ahmadinejad a presidente la situazione ogni giorno si è fatta più incandescente. Oggi lacrimogeni e bastoni sono stati usati dalla polizia iraniana perdisperdere i sostenitori del leader dell'opposizione Mussavi riunitiall'università di Teheran per la preghiera del venerdì. Diversi gli arresti. Gli incidentisi sono verificati mentre l'ex presidente Rafsanjani stava pronunciando ilsermone per la preghiera. I sostenitori dell'ex candidato presidenziale hannointerrotto la preghiera, che viene diffusa dalla tv di stato, gridandoslogan in favore del leader dell'opposizione. Molti dei manifestanti, hanno riferito alcuni testimoni oculari, indossavano fasce verdi e recano fotografie di Mousavi, ritratto mentrefa il segno della vittoria. Dopo le contestateelezioni presidenziali del 12 giugno, che hanno visto ufficialmenterieletto il presidente Mahmud Ahmadinejad, si è creata in Iran "unasituazione amara". Lo ha affermato Rafsanjani parlando come guida dellapreghiera del venerdì a Teheran. Rafsanjani ha anche criticato il Consiglio dei Guardiani, incaricatodi sovrintendere le elezioni, che "non ha usato nel modo migliorepossibile" il tempo a disposizione per esaminare le denuncie dei broglipresentate dai candidati sconfitti e ha invocato la liberazioni ditutti gli arrestati nelle proteste seguite al voto. "Non è necessario -ha poi aggiunto - che la gente sia messa in prigione in questasituazione. Lasciate che si riuniscano alle loro famiglie. Non facciamoin modo che i nemici ci ridicolizzino per via di queste detenzioni". E scontri tra polizia e sostenitori del leader dell'opposizione MirHossein Mousavi sono scoppiati nel centro della capitale, dove si sonoradunati migliaia di manifestanti dopo la preghiera del venerdì. Secondo il sito diMousavi, durante la preghiera del venerdì i miliziani avrebberopicchiato e sequestrato Shadi Sadr, attivista per i diritti delle donnefatta salire con la forza su una macchina mentre si stava recandoall'Università.

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