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Cina, allarme degli uighuri

"Scomparse 10mila persone"

Michelangelo Bonessa
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 Nel nord della Cina continua la repressione del governodi Pechino  contro la minoranza uighura. Secondola leader in esilio della dissidenza uighura, Rebiya Kadeer,  "circa 10.000 persone sono sparite in unanotte a Urumqi", capoluogo della regione del Xinjiang, nel corso degliscontri interetnici dell'inizio di luglio fra uighuri e cinesi han. Gli scontritra la minoranza islamica di origine turca e gli han sono cominciati all'iniziodi questo mese e adesso da Tokyo Kadeer attacca il governo cinese con una seriedi domande:  "Circa 10.000 persone aUrumqui sono sparite in una notte. Dove sono finite? Se sono morte, dove sitrovano?" . L'intervento della dissidente è avvanuto in una conferenzastampa tenutasi durante il secondo giorno della sua visita al paese nipponico.

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