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Obama si crea la sua Cia

per interrogare i terroristi

Michelangelo Bonessa
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 Mentre si aspetta l'uscita, prevista per le prossimesettimane, del rapporto sulle tecniche di interrogatorio usate dopo l'11settembre, Barack Obama crea unanuova unità per interrogare i principali sospettati di terrorismo che verrannocatturati. L'Hig (High-valuedetainee Interrogation Group) è un team di esperti legali e di diverse agenziedi intelligence. I futuri interrogatori saranno ospitati dall'Fbi, ma lasupervisione spetterà al Consiglio di sicurezza nazionale, allontanando ilcentro di gravità dalla Cia, scrive il quotidiano 'Washington Post', egarantendo alla Casa Bianca un controllo diretto. Il direttore dell'Higdovrebbe arrivare dall'Fbi mentre il suo vice da una delle agenzie diintelligence, come la Cia, prosegue il quotidiano citando sue fonti ericordando che anche se alcuni agenti sono stati accusati di torture, l'agenziacontinuerà ad avere “un ruolo importantissimo”. Resta da notare che sulleaccuse di abusi che riguardano soprattutto detenuti in Iraq e Afghanistandurante l'amministrazione Bush non è stata mai aperta un'inchiesta. Ilrapporto, tra pistole e waterboarding - Un lungo rapportodell'ispettore generale della Cia che sarà pubblicato la prossima settimanarivela le tecniche di interrogatorio usate dopo l'11 settembre. Tra cui anchele finte esecuzioni. Tecniche non autorizzate dal Dipartimento di giustiziaUsa. Il rapporto, dicono fonti anonime a Newsweek, descrive come un detenuto,Abd al-Rahim al-Nashiri, sia stato spaventato con una pistola carica durante uninterrogatorio della Cia. L'agente che cercava di ottenere informazioni daNashiri gli ha detto che lo avrebbe ucciso, se non avesse parlato. Insomma,proprio quel che si vede nei film. Il fine era ovviamente quello di spaventareil prigioniero, facendogli credere che fosse quasi giunta la sua ora. Perrendere più credibile la minacciata esecuzione, un agente nella stanza a fiancoha fatto fuoco per davvero. Il rumore dello sparo doveva servire a far crederea Nashiri che un altro prigioniero – evidentemente silente - era statoammazzato. L'agente che ha steso il rapporto fa intuire che le finte esecuzionifossero una tecnica di rutine. Prima di andarsene, gli agentidell'amministrazione Bush avevano confermato che Nashiri era uno dei tredetenuti della Cia soggetto a waterboarding, cioè la tortura dell'acqua inbocca fin quasi all'affogamento. Avevano anche fatto sapere che gliinterrogatori di Nashiri e di un altro detenuto di Al Qaeda erano stati ripresicon la videocamera. Ma i nastri non si trovano: si pensa che siano statidistrutti dal National Clandestine Service.

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