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Belgio, al Senato una legge

per vietare burqa e niqab

Michelangelo Bonessa
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 Un progetto di legge che vieta l'uso del burqa afghano odel niqab saudita in Belgio è stato presentato in Parlamento. Lo ha annunciato Christine Defraigne, capogruppo delMovimento riformista, uno dei maggiori partiti del paese, nel Senato belga. Inalcune dichiarazioni di oggi, la senatrice ha detto che la proposta di legge èmotivata dall'attenzione per la sicurezza pubblica e il rispetto dei valorisociali. La Defraigne ha sottolineato che la legge prevede delle sanzionicontro chi indossa abiti che ostacolano il riconoscimento o l'individuazionedell'identità nei luoghi pubblici, soprattutto gli indumenti che copronototalmente o parzialmente il viso, come il burqa o il niqab. Tra le sanzioniproposte, vi è il pagamento di una multa tra i 15 e i 25mila euro e la prigionefino a una settimana. Saranno le autorità competenti a stabilire quale tipo dipena infliggere, ha sottolineato la senatrice, la quale si è detta ottimistariguardo all'approvazione della legge, che ancora deve essere votata. Tuttavia,ha aggiunto, questa gode del “sostegno” del direttore del Centro per le pariopportunità, di alcuni intellettuali del paese e deputati della correntedemocratica. Ildibattito sulla questione del burqa e del niqab ègià stato affrontato più volte in Belgio, sia negli ambienti istituzionali siadall'opinione pubblica. Un senatore belga aveva dichiarato in proposito cheindossare questo genere di indumenti non è un fatto religioso, in quanto “ilCorano non parla di queste cose”. Di conseguenza, essere contrari a burqa eniqab non significa essere ostili all'Islam, aveva aggiunto. Il progetto dilegge proposto oggi è il completamento di un testo di legge già presentato nel2004 dal Movimento riformista che mirava a uniformare le direttive in vigore inalcune cittadine a maggioranza musulmana in Belgio nel senso del divieto diindossare abiti che nascondano l'identità della persona nei luoghi pubblici,salvo l'ottenimento di un permesso speciale del sindaco. In Francia – Il problema è già stato affrontato anche inFrancia dove davanti alle Camere riunite in sessione straordinaria  aVersailles (non accadeva dal 1848) ha aggiunto: “Il problema del burqa non èuna questione che investe la religione ma la dignità delle donne. E' il simbolodell'asservimento e della sottomissione. Il burqa non sarà mai il benvenutonella Repubblica francese”. L'intervento è avvenuto all'inizio dell'estatequando si era risollevato il problema.

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