Sud Corea, il comandante non era al timone quando è affondato il traghetto

di Ignazio Stagnodomenica 20 aprile 2014
Sud Corea, il comandante non era al timone quando è affondato il traghetto
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Uno Schettino in Corea. Non solo ha abbandonato tra i primi il traghetto sud-coreano Sewol, affondato due giorni fa con 477 passeggeri a bordo tra cui 352 studenti, ma al momento in cui la nave si è rovesciata nemmeno era al timone. Così il comandante, 69enne, Lee Joon-seok è finito nella bufera. Secondo il procuratore Pak Jae-eok il comandante "era sul retro". Intanto, più di 48 ore dopo il naufragio, proseguono le ricerche dei dispersi, ma le condizioni meteorologiche mutevoli, le forti correnti e la visibilità quasi nulla ostacolano pesantemente il lavoro degli oltre cinquecento sommozzatori impegnati nelle ricerche dei dispersi, che non sono ancora riusciti ad aprirsi un varco per entrare nel relitto. Che da oggi sarà ancora più complesso: venerdì il traghetto si è inabissato completamente in mare. Come Schettino - Lo ha reso noto il ministero della Difesa, spiegando che i sommozzatori della marina hanno posizionato sul traghetto dei congegni galleggianti allo scopo di impedire al Sewol di inabissarsi ulteriormente. Finora era visibile la parte inferiore della chiglia, che spuntava dall’acqua. Al timone del traghetto al momento della tragedia c'era una ufficiale con solo sei mesi di esperienza. Il terzo ufficiale al timone, su disposizione del capitano del traghetto Sewol, affondato al largo della coste meridionali della Corea del Sud, era una donna di 26 anni, assunta dalla compagnia di navigazione 6 mesi prima e con un'esperienza di un anno. Secondo i media di Seul, per lei c'è uno dei tre mandati d'arresto disposti dalla procura.

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