Nasa, 'Bennu' nuovo nome di un asteroide: a sceglierlo è un bambino di nove anni

domenica 5 maggio 2013
Nasa, 'Bennu' nuovo nome di un asteroide: a sceglierlo è un bambino di nove anni
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Roma, 2 mag. (Ign) - Ha un nome l'asteroide che la Nasa visiterà nel 2020 con la missione 'Osiris-Rex'. Si chiamerà 'Bennu', come la divinità egizia con la testa di airone. A sceglierlo è stato uno studente di nove anni che ha partecipato al concorso indetto dalla Nasa dedicato ai più giovani. Il suggerimento di Micheal Puzio è stato preferito agli altri 8000 arrivati da ogni parte degli Stati Uniti. “E' fantastico, che io sappia sono il primo ragazzo ad aver dato il nome a qualcosa del sistema solare”, ha detto Michael, che frequenta la terza elementare in una scuola del North Carolina. “Ho scelto il nome della divinità Bennu perché la forma della sonda, il suo braccio allungabile e i pannelli ai lati mi ricordavano la forma dell'airone”. “Il nome 'Bennu' ci ha subito colpiti”, ha spiegato Bruce Betts, direttore dei progetti per l'associazione no-profit Planetary Society e giudice del concorso. “Tra tante proposte, quella che ricorda la somiglianza tra l'airone e il braccio di Osiris-Rex ci è sembrata la più intelligente”. L'asteroide 'Bennu', il cui nome scientifico è (101955) 1999 RQ36, è stato scoperto nel 1999 ed è stato classificato dall'agenzia aerospaziale statunitense come potenzialmente pericoloso per la Terra: secondo un studio, compiuto in Italia dall'università di Pisa, ci saranno otto possibili potenziali impatti col nostro pianeta nell'arco di tempo compreso tra il 2169 e il 2199. La percentuale è bassa, nell'ordine dello 0,07% per ogni singolo impatto, ma al momento non si conoscono ancora bene le proprietà fisiche dell'asteroide. Per questo motivo nel 2020, quando atterrerà su 'Bennu', la sonda 'Osiris-Rex' inviata dalla Nasa quattro anni prima preleverà campioni e compirà studi accurati per permettere agli scienziati di tracciare un profilo dettagliato e ricalcolare con più precisione la traiettoria dell'asteroide. Non solo: la missione, dal costo di 800 milioni di euro, permetterà alla Nasa di raccogliere importanti informazioni sulla materia che compone l'universo e i suoi corpi, stelle, pianeti e galassie. Questo perché gli asteoridi hanno una composiizione definita “primitiva” e che risale a circa 4,5 miliardi di anni fa.