Honduras, rientra Zelaya
Scontri polizia manifestanti
La polizia dell'Honduras ha disperso centinaia di manifestanti riuniti di fronte all'ambasciata brasiliana dove il presidente deposto Manuele Zelaya si è rifugiato dopo essere rientrato nel paese. Gli agenti hanno utilizzato gas lacrimogeni e almeno due bossoli del gas sono caduti all'interno del recinto dell'ambasciata. Il presidente Zelaya, rimasto all'interno delle mura brasiliane, ha accusato la polizia di aver orchestrato l'attacco. “L'ambasciata è circondata da polizia e militari. Temo che ci saranno atti di aggressione e di violenza. I militari sarebbero capaci addirittura di invadere l'ambasciata brasiliana”, ha detto Zelaya in una intervista alla televisione venezuelana Telesur. Un portavoce della polizia ha dichiarato che tutti i manifestanti sono stati dispersi e che il coprifuoco rimarrà in vigore per tutta la giornata. Zelaya è stato costretto ad abbandonare il paese a fine giugno dopo un golpe di stato, grazie al quale il presidente del Parlamento Roberto Micheletti è diventato leader dell'Honduras. Nonostante le pressioni internazionali Micheletti si è sempre rifiutato di far rientrare in patria Zelaya. A sorpresa, il presidente deposto ieri è tornato nel suo paese prendendo rifugio nell'ambasciata brasiliana per evitare di essere arrestato. Gli Stati Uniti e l'Unione europea fanno appello al dialogo e alla ragione scongiurando un aumento delle tensioni tra i manifestanti e la polizia.