Germania: Ikea ammette, impiegati prigionieri politici ex Ddr

domenica 18 novembre 2012
Germania: Ikea ammette, impiegati prigionieri politici ex Ddr
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Berlino, 16 nov. - (Adnkronos/dpa) - L'Ikea ha ammesso oggi di aver usato in passato prigionieri politici dell'ex Germania est per fabbricare alcuni dei prodotti venduti dal colosso dell'arredamento negli anni Ottanta e ha presentato le sue scuse. "Ci rincresce profondamente che cio' sia potuto accadere", ha detto Jeannette Skjelmose, responsabile Ikea per la sostenibilita', secondo la quale "l'uso di prigionieri politici non e' mai stato accettabile per Ikea". Il colosso svedese ha diffuso oggi un rapporto indipendente realizzato da Ernst & Young, commissionato dopo che alcuni ex dissidenti della Germania orientale avevano denunciato l'anno scorso in televisione di aver dovuto realizzare prodotti per Ikea nei laboratori del carcere. Chi si rifiutava veniva minacciato di venir messo in isolamento. Alcuni manager dell'Ikea, nota il rapporto, erano allora al corrente che i fornitori della Germania est utilizzavano detenuti, anche politici, come manodopera. L'Ikea ha annunciato che dara' un contributo finanziario ad un progetto di ricerca sul lavoro forzato nell'ex Germania orientale, portato avanti da un gruppo tedesco, l'Ukog (Unione delle organizzazioni delle vittime del dispotismo comunista). Al momento sono in corso trattative sull'entita' del contributo.