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Terrorismo a Vienna, almeno 4 morti e 17 feriti. Il timore di attacchi negli ospedali. Un killer morto, altri in fuga?

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Austria sotto attacco, il terrorismo islamico colpisce e miete vittime innocenti Vienna. In azione un intero commando, che ha sparato a caso sulla popolazione in pieno centro, nei pressi di una sinagoga, che era chiusa. Fuoco con fucili e armi automatiche. Le prime conferme ufficiali sul bilancio riferiscono di cinque vittime e almeno 17 feriti, sei dei quali versano in gravi condizioni. La conferma è arrivata dalle autorità a notte fonda: quattro vittime, incluso un attentatore. Tra i morti, due uomini e una donna di età compresa fra i 40 e i 50 anni. Il punto più allarmante è che cancelliere Sebastian Kurz ha lanciato l'allarme: "Diversi attentatori ben armati sono ancora in fuga". E non escluse il movente antisemita. Le autorità locali, dopo aver confermato il movente terroristico, stanno mantenendo grande riserbo sulle operazioni in corso. In totale, il commando sarebbe stato composto da quattro persone. Anche le misure di sicurezza negli ospedali sono state intensificate: "Sono ben protetti". Il timore delle autorità, si suppone, è che gli attentatori in fuga pensiono a colpire proprio nei ricoveri.

Il ministro dell'Interno austriaco, Karl Nehammer ha ribadito al mattino l'invito di lunedì sera, ossia di restare a casa ed evitare il centro città. E ancora, ha aggiunto che le scuole a Vienna questo martedì restarenno chiuse. L'attentatore ucciso, ha aggiunto il ministro, era "austriaco e simpatizzante dell'Isis". Era pesantemente armato, ma la cintura esplosiva che indossava era finta. Secondo il capo della polizia di Vienna, il terrorista è stato è stato "neutralizzato" alle 20,09. Successivamente, il ministro ha spiegato che il killer ucciso era  un ventenne "pesantemente armato" di origini albanesi ma nato e cresciuto in Austria. L'assassino era noto alle autorità: in passato aveva provato ad andare a combattere in Siria. L'appartamento in cui viveva è stato perquisito dalle forze dell'ordine che hanno usato una carica esplosiva per accedere. Nella primissima mattinata di lunedì, la polizia austrica ha spiegato che sta "effettuando perquisizioni e arresti", circostanza poi confermata dal sidaco di Vienna, Michael Ludwig. Le scuole resteranno chiuse: "Tenete i vostri figli in casa" ha chiesto il ministro Nehammer annunciando stretti controlli ai confini del Paese. Quella in atto è una "situazione molto difficile" e "dobbiamo rimanere uniti, è il giorno più duro per l'Austria da molti anni, ci sono sicuramente molte vittime".

I primi spari sono stati esplosi verso le 20 nella Seitenstettengasse, nei pressi della principale sinagoga della città, che come detto era chiusa. Successivamente il commando terrorista, composto da almeno quattro attentatori, avrebbe iniziato a fuggire sparando in sei punti diversi della città. La polizia di Vienna sul suo profilo Twitter scriveva di "molti sospetti armati di fucile". Alcuni media hanno parlato anche di una presa di ostaggi in un ristorante giapponese, o in un albergo, ma questa notizia non è stata confermata. Nel dettaglio il ministro  dell'Interno, Karl Nehammer, in un discorso in diretta alla nazione, non ha voluto esprimersi sulla presunta presa d'ostaggi ancora in corso, chiedendo comprensione data la gravità della situazione. "Restate a casa", è stato il suo appello alla popolazione. In azione ci sono le forze speciali Vega e Cobra ed è sceso in strada anche l'esercito. Ci sono soldati a presidiare tutte le zone sensibili della città.

Terribile la testimonianza di Schlomo Hofmeister, rabbino che vive in una casa proprio sopra alla sinagoga: secondo lui, gli assalitori sparavano a caso alle persone nel giardino di un bar. Secondo il rabbino, l'attentatore "si è mosso in direzione di Hoher Markt e della chiesa di San Ruperto" e avrebbe sparato alle persone che erano sedute nel giardino di un pub in Judengasse e Seitenstettengasse, "non ha mirato alla sinagoga". Dunque le parole di Cecilia Lagomarsino, nostra connazionale che vive nel centro di Vienna, interpellata dall'Agi: "Il centro era affollatissimo perché è l'ultima sera prima del nuovo lockdown. Ora siamo chiusi in casa. Da almeno un'ora e mezza e sentiamo sirene ed elicotteri. Da domani inizia il nuovo lockdown con coprifuoco dalle 20 alle 6, quindi il centro era pieno", ha concluso.

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