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Virus A, l'aglio come rimedio

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La nuova speculazione in Cina

Luciano Moggi
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Con la diffusione del virus A/H1N1 cresconoanche le vendite di aglio in Cina, primo produttore mondiale. La pianta èinfatti considerata dalla medicina tradizionale cinese il rimedio più efficacecontro l'influenza. Secondo il Financial Times, è in atto una speculazioneselvaggia sui prezzi, lievitati anche di 15 volte rispetto ai prezzi del marzoscorso, prima cioè della pandemia. Il quotidiano britannico scrive che la speculazionesull'aglio dipende in parte dalla forte riduzione del raccolto, perché negliultimi anni i contadini cinesi hanno abbandonato la coltivazione a causa degliscarsi guadagni. Ma non esclude anche una «speculazione vecchia maniera» eipotizza anche una regia della mafia del Dragone. Un analista ha spiegato algiornale come avviene la speculazione: «Servono un deposito, un mucchio dicontanti e alcuni camion», ha detto Jerry Lou, analista della Morgan Stanleyper il mercato cinese. «La speculazione consiste nel rallentare quanto piùpossibile la produzione e poi fare offerte molto alte per far risalire iprezzi». Il gioco a quel punto è fatto: «Solo spostando l'aglio da un depositoall'altro si fanno milioni».

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