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"Gli Usa via dall'Iraq nel 2011"

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Washington: non è vero

Dario Mazzocchi
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Baghdad - Il premier iracheno Nuri al-Maliki è certo che le truppe Usa lasceranno l'Iraq entro la fine del 2011: lo ha riferito lui stesso oggi, dichiarando che è stato raggiunto un accordo con Washington sul prossimo piano sicurezza. Dall'altra parte dell'Oceano, però, giunge una versione diversa dei fatti, con il portavoce del Dipartimento di Stato, Robert Wood, che ammette l'esistenza di una bozza d'accordo, ma che il testo deve ancora “passare attraverso una serie di livelli del sistema politico iracheno prima che si raggiunga effettivamente un accordo da parte irachena”. Parole diverse da quelle di al-Maliki che ha affermato nel corso di un incontro con i leader delle tribù nella così detta “zona verde” di Baghdad: “E' stato raggiunto un accordo tra le due parti su una data, che è la fine del 2011, per porre fine a qualunque tipo di presenza militare straniera sul suolo iracheno”. Durante i colloqui bilaterali, il governo dell'Iraq aveva avanzato la proposta di una fine del pattugliamento militare statunitense in villaggi e città entro al metà del prossimo anno, prevedendo fra l'altro che i militari americani lasciassero il Paese entro il 2011, sulla base di un patto che regolerà la loro presenza sul suolo iracheno dopo il 2008. Questioni di date che però non sciolgono il nodo. “Fino a che non abbiamo un accordo, non abbiamo un accordo”, continua infatti Wood, ricordando che l'amministrazione Bush ha cercato di evitare tabelle di marcia con scadenze fisse per il ritiro delle forze militari, al momento composto da 144.000 unità. D'altra parte funzionari iracheni hanno confermato la presenza di una bozza di accordo formulata la scorsa settimana, ma che ora deve essere inoltrata ai leader politici per essere approvata, prima che possa essere sottoposta al parlamento con tutta probabilità il prossimo mese.

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