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TikTok, mistero comunista: il proprietario cinese costretto a cedere le sue quote dal regime?

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Grazie all'idea geniale di TikTok, a 38 anni Zhang Yiming è uno dei cinque uomini più ricchi della Cina, con una fortuna personale di 36 miliardi di dollari. Ha fondato un impero che  in breve tempo ha fatto un miliardo di dollari. Ma ora dice: "Scusate, in realtà non ho le qualità del dirigente e per questo mi dimetto da amministratore delegato".

 

 

Ha scoperto di "non essere un tipo socievole". Con queste motivazioniZhang Yiming ha informato i centomila dipendenti del gruppo del suo passo indietro. "La verità è che mi mancano alcune delle capacità del manager. Non sono una persona "social", preferisco attività solitarie come navigare online, leggere, ascoltare musica e fantasticare su ciò che è possibile", ha scritto Zhang.

 

 

 

 

 

Resterà presidente, ma dice di volersi concentrare su strategie di lungo periodo, lontano dalla gestione quotidiana della sua creatura. Le dimissioni da capo esecutivo saranno effettive a fine anno, per consentire un passaggio dei poteri ordinato al successore: l'ex compagno di università Liang Rubo, attualmente direttore delle risorse umane dell'azienda. Gli esperti del settore dicono che sarà lui a condurre lo sbarco in Borsa a New York o Hong Kong. Laureato in microelettronica, è un genio degli algoritmi e dell'intelligenza artificiale e ha personalmente disegnato metà della tecnologia della sua app. L'anno scorso era finito nel mirino di Trump, che accusava TikTok di spiare per conto di Pechino i centomila utenti americani. Dietro il ritiro però la nuova offensiva lanciata dalle autorità cinesi contro l'industria tecnologica. Il caso più clamoroso è la scomunica di Jack Ma, il profeta di Alibaba. "I fondatori degli unicorni tecnologici cinesi godono di un carisma personale enorme. Il Partito comunista teme che possano usarlo per condizionare la politica", ha detto al Financial Times un analista basato a Pechino.

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