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Coronavirus, in Cile torna l'inverno e pure il lockdown col 60% di vaccinati con doppia dose: siero inutile? Terrore globale

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Il Cile torna in lockdown. E questo, nonostante sia uno dei Paesi che, in rapporto alla propria popolazione, ha vaccinato di più su scala globale. Quasi il 60% dei cittadini ha infatti completato il ciclo vaccinale. Dei 17,5 milioni di abitanti cileni, oltre il 75% ha ricevuto almeno una dose di vaccino. Considerato l'ottimo andamento della campagna vaccinale, il Cile aveva riaperto dopo un lockdown durato da marzo a novembre 2020. Ristoranti, negozi e resort turistici erano stati riavviati in seguito a un notevole crollo economico del Paese. Ora, otto milioni di persone che popolano la capitale Santiago e dintorni, sono a casa già da sabato 12 giugno 2021. Dopo l'impennata dei contagi nel Regno Unito, altro Paese che ha vaccinato pessoché l'intera popolazione, ora alla scomoda classifica si aggiunge anche il Cile. 

 

 

Giovedì scorso, il Cile ha infatti riportato 7.716 nuovi casi giornalieri. Il personale medico avvisa che le postazioni in terapia intensiva sono ormai quasi al limite. L'agenzia britannica Reuters riporta le parole di Jose Luis Espinonza, presidente della federazione cilena dell'assistenza infermieristica, che ha dichiarato che i colleghi della federazione sono ormai "sull'orlo del collasso". Secondo l'università americana Johns Hopkins, il Cile ha raggiunto quasi 1.5 milioni di contagi da inizio pandemia, con circa 30.000 decessi legati al Covid. 

 

 

Con l'arrivo della bella stagione, il virus ha poi allentato la morsa, facendo crollare i contagi e, di conseguenza, anche i decessi. Il governo cileno aveva quindi "riaperto le gabbie", consentendo ai cittadini di muoversi più liberamente, anche al di fuori dei confini dello Stato sudamericano. Dopo aver vaccinato buona parte della popolazione, ci si è resi conto che la puntura non bastava per contrastare la diffusione del virus. L'arrivo dell'inverno australe ha poi riportato un clima propizio alla sopravvivenza del virus.  Ora le domande sorgono spontanee: all'Italia toccherà la stessa sorte una volta terminato il caldo estivo "sterilizzante"? La vaccinazione di massa attuata dai cileni ha presto fatto emergere i suoi limiti e, se c'è una cosa che la pandemia ha insegnato, è che l'unica cosa che conta è agire tempestivamente. Il ministro Roberto Speranza prenderà atto della situazione cilena? Forse, potrebbe essere invece già impegnato nella nuova stesura di un sequel del suo best-seller, da tempo ritirato dal mercato e che lo ha tenuto occupato per tutta l'estate scorsa. 

 

 

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