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Principe Carlo "interrogato sul complotto per uccidere Diana": spunta quella lettera pesantissima lasciata da Lady D

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Una scoperta senza precedenti, quella confessata dall'ex capo della polizia metropolitana John Stevens. L'uomo, stando a quanto riportato dal Daily Mail e dal Guardian, sarebbe stato "interrogato sul complotto per uccidere Diana". Un avvenimento passato che risale al 2005, quando il figlio della Regina Elisabetta era stato sentito come testimone nell’ambito di un’inchiesta durata tre anni. Al centro proprio l'incidente del 1997 a Parigi in cui perse la vita Lady D.

 

 

In particolare, l’interrogatorio avrebbe riguardato una nota che Lady D scrisse nel 1995 prevedendo che sarebbe morta per un "guasto ai frani e grave trauma cranico". Un complotto, dunque, architettato per far sì che Carlo potesse poi sposare Tiggy Legge-Bourke, ex tata dei suoi figli. "Camilla - è il contenuto riportato della lettera - non è altro che un’esca". 

 

 

Le accuse di Diana riportare dai quotidiani non si fermano qui. In un altro passaggio la Principessa scriveva: "Questa particolare fase della mia vita è la più pericolosa. Mio marito sta pianificando un incidente con la mia macchina. Guasto ai freni e grave trauma cranico per spianare la strada al matrimonio con Tiggy". Il Daily Mail ha riportato che Stevens avrebbe letto la nota al principe Carlo in un incontro al St Jame’s Palace di Londra, chiedendo il motivo per il quale la principessa avesse chiesto quella nota. "Non sapevo nulla [della nota] fino a quando non è stata pubblicata dai media". Neppure Carlo sapeva nulla. Infatti Stevens ha spiegato che la sua squadra non ha trovato prove a sostegno dell'accusa avanzata dalla Principessa. 

 

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