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Afghanistan, i talebani e le donne: due giornaliste tv punite e cacciate, promesse rimangiate dopo pochi giorni

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Con l'arrivo dei talebani a Kabul il clima per le donne afgane sta diventando sempre più teso. Tanto che in molte desiderano fuggire dall'inferno che le attende. Nonostante le promesse di moderazione fatte dai talebani nella loro prima conferenza stampa, infatti, continuano le violenze e le minacce nel Paese, soprattutto nei confronti del genere femminile. "Le donne possono continuare a lavorare, se sono giornaliste praticamente ora stanno continuando il lavoro, se sono insegnanti vanno a scuola", aveva detto da Doha alla Cgtn Europe un portavoce dei talebani, Suhail Shaheen. Tuttavia, poi, le cose sarebbero andate molto diversamente.

 

 

 

 

Nelle ultime ore, infatti, Tolo News ha riportato la denuncia di Shabnam Khan Dawran, giornalista della Rta (la Radio Televisione afghana), che ha accusato i talebani di non consentirle di entrare in ufficio. Stessa denuncia anche da parte di Khadija, altra giornalista della Rta. "Volevo tornare al lavoro, ma purtroppo non me lo permettono - ha spiegato Dawran -. Mi hanno detto che il regime è cambiato e che devo tornare a casa".

 

 

 

 

Anche Khadija ha denunciato di essere rimasta fuori dal suo ufficio: "Non mi hanno fatto entrare". E, ha continuato, è accaduto lo stesso ad "altri colleghi". "Abbiamo parlato con il nostro nuovo direttore che è stato nominato dai talebani - ha aggiunto, precisando che il movimento ha fatto sapere che prenderà presto una decisione -. C'è stata una modifica nei programmi, trasmettono i programmi che vogliono loro e non ci sono conduttrici e giornaliste donne".

 

 

 

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