Afghanistan, "Già da maggio": la mossa di Macron, cosa sapeva il presidente sui talebani. Europa rovinata

mercoledì 25 agosto 2021
Afghanistan, "Già da maggio": la mossa di Macron, cosa sapeva il presidente sui talebani. Europa rovinata
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La Francia ha iniziato le evacuazioni in Afghanistan fin da maggio. Molto prima dei suoi partner occidentali che tuttora chiedono un rinvio per il ritiro definitivo, il presidente Macron aveva iniziato a organizzare infatti l’uscita dal Paese di 600 afgani. La decisione sarebbe "nata dalle analisi molto pessimistiche che già circolavano al tempo sul futuro dell’Afghanistan. Se all’inizio è stata criticata oggi viene salutata come salvifica", scrive il Corriere della Sera.

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. Stando al Daily Telegraph, il ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian e il segretario di Stato per gli affari europei Clément Beaune non hanno mancato di sottolineare la capacità di anticipazione del loro governo. Il quotidiano britannico cita anche Lord Ricketts, ex ambasciatore britannico in Francia, che chiama in causa anche gli Stati Uniti. "A differenza del Regno Unito che ha legami più forti con Washington, la relativa distanza della Francia l’ha aiutata a trarre le proprie conclusioni e agire rapidamente senza sentirsi costretta a un rigido coordinamento con gli Usa", riporta sempre il Corriere.

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L’evacuazione aveva suscitato irritazione tra i partner europei che non erano stati consultati, in primis la Germania, che aveva affermato di aver bisogno di tutto il suo personale per portare avanti la sua politica di aiuti, ma anche le Ong che temevano per la loro sicurezza e le loro attività. Alla fine però "la decisione non si è rivelata prematura. Le scene di caos che abbiamo visto negli ultimi giorni all’aeroporto di Kabul lo dimostrano", spiega il Corriere. Intanto  Macron risale nei sondaggi estivi toccando il 41 per cento. Tre punti in più rispetto a luglio. A otto mesi dalle presidenziali, Macron raccoglie più consensi dei suoi predecessori nella stessa fase del mandato: i pro-Nicolas Sarkozy (centrodestra) erano stati il 33 per cento. Mentre François Hollande (Partito socialista) aveva racimolato appena un 16 per cento.