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Russia, pronta l'invasione dell'Ucraina. "Truppe al confine, questione di giorni". Fonti 007, guerra in Europa

 Vladimir Putin

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"Il Cremlino sta pianificando un'offensiva in Ucraina su più fronti all'inizio del prossimo anno utilizzando 100 gruppi tattici di battaglione con un numero stimato sino a 175 mila soldati, insieme a blindati, artiglieria e altro equipaggiamento", rivela il Washington Post che cita funzionari Usa e scrive di aver ottenuto un documento non classificato dell'intelligence che include immagini satellitari che mostrano forze russe che si concentrano in quattro aree. "I piani russi prevedono un'offensiva militare contro l'Ucraina all'inizio del 2022 con una dimensione di forze raddoppiata rispetto a quello che abbiamo visto la scorsa primavera durante le esercitazioni rapide russe vicino ai confini" con il Paese, ha dichiarato un funzionario dell'amministrazione Usa coperto da anonimato, secondo il quale i piani prevedono il movimento di "100 gruppi tattici di battaglione" con personale "stimato in 175.000" unità, insieme a blindati, artiglieria e altro equipaggiamento. Stando al documento ottenuto dal Post, attualmente sono dispiegati 50 gruppi tattici con tank e artiglieria "appena arrivati".

 

 

E se secondo l'Ucraina la Russia avrebbe circa 94.000 truppe vicino al confine, gli Usa valutano ce ne siano attualmente 70.000. "Quello che sto facendo è mettere insieme quella che penso sarà la serie di iniziative più completa e significativa per rendere molto, molto difficile a Vladimir Putin andare avanti e fare ciò che le persone sono preoccupate che faccia", ha detto ieri Joe Biden in partenza pe il fine settimana a Camp David. Il monito degli 007 arriva proprio alla vigilia dell'imminente summit virtuale tra Biden e Putin che potrebbe svolgersi il 7 dicembre.

 

 

A una domanda sulle posizioni della Russia sulla Nato e l'Ucraina, la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha risposto: "Sono i paesi membri della Nato a decidere chi è membro dell'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord non la Russia. È sempre stato così ed è come si procederà". Anche il Pentagono ha espresso preoccupazioni "sui piani russi" tramite il portavoce tenente colonnello Tony Semelroth: "Continuiamo a sostenere la de-escalation nella regione e una risoluzione diplomatica del conflitto in Ucraina orientale". 

 

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