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Green pass falso? Stermina la famiglia: uccise moglie e tre figlie, l'orrore al tempo del Covid

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Per il timore di vedere la sua famiglia distrutta, l'ha sterminata. Capita anche questo nell'era della pandemia. Un padre di famiglia di un piccolo centro della cintura sud di Berlino ha deciso di uccidere la moglie, le tre bambine e poi di togliersi la vita per paura che un certificato di vaccinazione anti-covid falsificato portasse le autorità a strappargli le figlie e a mandarlo in prigione insieme alla moglie. In una lettera di addio l'insegnante di 40 anni, Devid R., e autore della strage ha ammesso la volontà di uccidere tutti i suoi. Il tutto è successo in una villetta unifamiliare nella frazione di Senzig a Koenigs Wuesterhausen, in Brandeburgo.

 

Sabato scorso un vicino di casa aveva lanciato l'allarme e la polizia aveva ritrovato i cinque corpi senza vita. All'origine un certificato vaccinale falso procurato dall'uomo per il datore di lavoro della moglie. Ma la falsificazione era stata scoperta e la coppia temeva le conseguenze, ha raccontato a Dpa il procuratore generale Gernot Bantleon. Falsificare certificati vaccinali su internet, in Germania come altrove, è relativamente facile e il prezzo va dai 150 ai 300 euro. In Germania da due settimane «l'uso di certificazioni scorrette» è diventato reato punibile con multe salate e pene fino a un anno di reclusione.

 

Secondo quanto si legge nella lettera di addio, Devid R. temeva che il datore di lavoro della moglie «volesse procedere con rigore» contro la coppia. E quindi la strage familiare. Anche in Russia ennesimo episodio di follia indotta dagli effetti dell'epidemia. Serghei Glazov, l'uomo che ha ucciso due persone a colpi di pistola in un ufficio del comune di Mosca, ha aperto il fuoco dopo una lite con un membro del personale di sicurezza che gli aveva intimato di mettersi la mascherina, che in Russia è obbligatoria nei luoghi pubblici al chiuso. L'uomo ha ferito inoltre quattro persone, tre delle quali in modo grave, tra cui una bambina di dieci anni. 

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