Joe Biden, agghiaccianti accuse di violenza sessuale: "Mi ha infilato le dita dentro", la donna che lo può rovinare

martedì 21 dicembre 2021
 Joe Biden

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Joe Biden di nuovo accusato di violenza sessuale. A puntare il dito contro il presidente americano è Tara Reade, che ormai da anni lancia questa accusa. Stando alla sua versione, i fatti risalirebbero al 1993, quando lei lavorava nello staff di Biden, allora senatore. Il capo della Casa Bianca, però, ha sempre negato. Adesso la donna torna a denunciare l'episodio ai microfoni de La Zanzara, la trasmissione radiofonica in onda su Radio24. "Mi è stato chiesto di portargli la borsa della palestra e quando l’ho incontrato a Capitol Hill mi ha spinto contro il muro e mi ha infilato le dita dentro, senza il mio permesso - ha raccontato la Reade -. Gli stavo porgendo la borsa della palestra, ha iniziato a baciarmi, chiedendomi di andare da qualche altra parte, ha detto che voleva scop**** e poi ha messo le dita dentro di me".

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La donna ha raccontato di aver provato ad allontanarsi: "Non me l'aspettavo. Era il mio capo, aveva l'età di mio padre". Le molestie poi ci sarebbero state pure in altri casi: "Mi molestava sessualmente, nel senso che mi metteva le mani sulle spalle e nei capelli, ma la violenza è avvenuta solo una volta, quando mi ha spinto contro il muro, mi ha baciato, aveva le mani dentro la mia camicia e sotto la mia gonna". Parlando della sua decisione di respingerlo, Tara ha aggiunto: "Sapevo che, dicendogli di no, la mia carriera sarebbe finita. Dopo mi ha detto: e dai, pensavo ti piacessi. Poi ha agitato un dito, me lo ha puntato contro e mi ha detto: tu non sei niente per me, non sei niente".

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Quando ha provato a denunciare, poi, la Reade sarebbe stata minacciata dai collaboratori del dem: "Un membro dello staff mi disse: Ti distruggeremo, ca***. Avevo vent’anni, mi hanno messo a tacere. Poi quando altre sette donne si sono fatte avanti nel 2019, prima che Joe Biden fosse candidato ufficialmente alla Presidenza, mi sono fatta avanti anch’io, pensando che il movimento ‘Me Too’ mi avrebbe aiutato". Anche in quel caso, però, non avrebbe avuto alcun sostegno: "Stanno con i democratici, con l’élite democratica".

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