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Ucraina, Vladimir Putin ha mandato al macello l'esercito: "La verità sui soldati russi". Le macchine da guerra e la prima leva

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"L'esercito russo non è un blocco unico, è attraversato da faglie e da strati": Domenico Quirico parla della guerra in Ucraina in un articolo su La Stampa e si focalizza soprattutto sui militari scesi in campo. Il giornalista, in particolare, spiega che ci sono classi sociali diverse anche all'interno delle forze armate. Classi "ben riconoscibili nell'abbigliamento, nel mondo di comportarsi, nel rapporto con i superiori".

 

 

 

Innanzitutto ci sono i "soldati d'elite": "L'ultima generazione di guerrieri creata da Putin sul modello occidentale, ben armati, addestrati, ben pagati, 'gli specialisti' che non hanno bisogno nemmeno di una ideologia". Si tratta di professionisti, insomma. Quelli di cui Putin sa di potersi fidare ciecamente. Poi ci sono i militari che invece neanche sapevano dove fossero indirizzati.

 

 

 

La seconda categoria di soldati pensava di dover andare a fare delle esercitazioni al confine, mai si sarebbe immaginata di combattere sul campo in Ucraina. Si tratta generalmente di soldati di leva, militari alle prime armi. L'aspetto più crudele, poi, è rappresentato dalla vicinanza dei due popoli trascinati in guerra. A tal proposito Quirico scrive: "Era come se facessero la guerra alle campagne e alle città dove sono nati e vivono le loro famiglie. Non erano afgani o jihadisti con le tuniche e i turbanti, i dialetti aspri e incomprensibili: erano come loro. Erano loro".

 

 

 

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