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Ucraina, le notizie in diretta. Caccia polacchi a Kiev, il patto Usa-Boris Johnson: sull'orlo della guerra mondiale

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Tredicesimo giorno di guerra in Ucraina, con Kiev che si prepara al peggio: inizia l'assedio, i tank entrano nella capitale. I negoziati, per ora, non portano risultati tangibili. Il conflitto sta espandendosi anche a Odessa. Continua la strage dei civili, colpiti ancora i corridoi umanitari. Cresce la tensione internazionale, con minacce reciproche tra Europa e Russia e tra Usa e Russia. Il nodo del gas. 


Ore 21.30: Jet conto Putin, la mediazione di Boris Johnson
Sarebbe stato il premier britannico Boris Johnson a mediare tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello americano Joe Biden sull'invio di jet militari contro i russi. I caccia partiranno dalla Polonia, per ora in direzione di una base Usa in Germania, ma con probabile destinazione finale Kiev. L'intesa è stata anticipata stasera da Politico e riguarda tutti i Mig-29 di fabbricazione sovietica rimasti in dotazione all'aeronautica di Varsavia. Con la speranza che l'artificio della triangolazione esponga meno i polacchi al pericolo di ritrovarsi bersaglio di una qualche rappresaglia ravvicinata della Russia. O almeno offra loro il paravento della superpotenza americana.

Ore 20.35: Unicredit e l'impatto russo sui conti  
Unicredit Bank Russia ha una posizione creditoria autofinanziata di 7,8 miliardi di euro a fine 2021, Rwa, le attività ponderate per il rischio, di 9,4 miliardi di euro e un patrimonio netto di 2,5 miliardi di euro. Al netto delle coperture sui cambi, l'esposizione diretta a Unicredit Bank Russia si riduce a circa 1,9 miliardi di euro. Lo comunica Unicredit. Il gruppo "presente in Russia dal 2005 e ha già saputo in passato adattarsi e operare nel pieno rispetto di contesti sanzionatori. Stiamo monitorando da vicino gli sviluppi nel Paese, in piena collaborazione con le autorità di regolamentazione, avvalendoci di team di esperti dedicati che hanno definito piani di emergenza consistenti per proteggere il nostro personale operativo nell'area, i clienti in tutta Europa e gli azionisti", si spiega dalla banca. L'esposizione cross border di Unicredit nei confronti di clientela russa è di circa 4,5 miliardi di euro, al netto delle garanzie di circa 1 miliardo di euro da parte di Export Agencies pubbliche non russe, e rappresenta circa 3 miliardi di euro di Rwa. 

Ore 20.32: "Jet polacchi in base Usa in Germania"
Secondo Politico, Usa e Polonia hanno siglato un accordo per il trasferimento di tutti i Mig-29 di fabbricazione russa polacchi "immediatamente e senza costi" ad una base americana in Germania, una mossa che potrebbe preludere alla consegna dei jet all'Ucraina. La fonte è lo stesso Ministero degli Esteri di Varsavia.

Ore 19.46: Mykolaiyv, padrona di casa caccia soldati russi dal cortile 
Tre militari russi fanno irruzione nel cortile di una casa a Mykolaiyv, forse in cerca di cibo, ma vengono 'accolti' da una coppia di ucraini che li cacciano a male parole e per nulla intimoriti. E' quanto si vede nel video, postato su Twitter dal giornalista Pietro Salvatori, che mostra i soldati forzare il cancello di un cortile intimando ai due di alzare le mani. La padrona di casa, seguita dall'uomo, va allora incontro ai militari urlando: "Chi siete? Andate via!", e li caccia senza esitare, riuscendo nell'intento di farli uscire dal cortile e richiudendo il cancello dietro di sé. 

 

 

 

Ore 19.16: Il capo della Cia, "Putin non è pazzo" 
Le opinioni del presidente russo Vladimir Putin su Ucraina e altre questioni "si sono irrigidite" nel corso degli anni. E' quanto ha detto il direttore della Cia, William Burns, davanti alla Commissione intelligence della Camera dei rappresentanti, aggiungendo: "Questo non significa che sia pazzo", ma unito alla "contrazione della sua cerchia ristretta", lo rende "estremamente difficile da affrontare". Alla domanda se consideri Putin più "uno scaltro genio o uno spietato tiranno", Burns ha risposto: "Penso che il tiranno spietato si avvicini molto di più". Riguardo all'Ucraina, secondo Burns "Putin è determinato a dominare e controllare l'Ucraina per plasmarne l'orientamento", aggiungendo che riportare l'Ucraina in quella che considera la sfera di influenza della Russia "è una questione di convinzione personale" per Putin. "Per molti anni ha ribollito in una combinazione infiammabile di rancore e ambizione", ha detto Burns che, come ricorda il Washington Post, è stato ambasciatore in Russia dal 2005 al 2008. "Quindi è andato in guerra sulla base di una serie di ipotesi che lo hanno portato a credere che la Russia si trovasse in una posizione di favore per l'uso della forza", ha concluso.

Ore 19.07: "Morti e feriti sono più numerosi"
I numeri riguardanti le vittime e i feriti fra i civili in Ucraina "sono probabilmente molto più alti e continueranno a crescere fino a quando non si fermeranno le operazioni russe": lo sottolinea la Defence Intelligence Agency britannica ricordando che secondo le Nazioni Unite sono 1.207 i civili rimasti uccisi o feriti dall'inizio dell'invasione il 24 febbraio scorso. Sempre secondo l'Onu, il numero dei profughi ucraini ha superato la soglia dei due milioni. 

Ore 18.52: McDonald's chiude tutti gli 850 fast food in Russia
McDonald's chiuderà temporaneamente tutti i suoi 850 fast food in Russia in risposta all'invasione dell'Ucraina da parte del paese. Il gigante degli hamburger ha detto che continuerà a pagare i suoi 62.000 dipendenti in Russia "che hanno messo il loro cuore e la loro anima nel nostro marchio McDonald's", ma in una lettera aperta ai dipendenti il presidente e ceo di McDonald's Chris Kempckinski ha affermato che la chiusura per ora è la cosa giusta da fare. "I nostri valori significano che non possiamo ignorare l'inutile sofferenza umana in Ucraina", ha affermato Kempczinski, spiegando che è impossibile sapere quando l'azienda sarà in grado di riaprire. McDonald's ha anche temporaneamente chiuso 100 fast food in Ucraina e continua a pagare i dipendenti. La pressione è aumentata affinché McDonald's e altre società come Coca-Cola e PepsiCo rimaste in Russia si ritirassero. Molte hanno cessato le attività nel paese per protestare contro l'invasione dell'Ucraina.



Ore 18.09: Zelensky a Londra, "noi come la Gran Bretagna contro i nazisti"
"L'Ucraina è come la Gran Bretagna contro i nazisti". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si collega in videoconferenza con la Camera dei Comuni di Londra, parla in ucraina ma si appella al cuore britannico, in un discorso dalle forti tinte empatiche. "Sono stati ucciso oltre 50 bambini, i russi hanno preso la loro vita", ricorda il triste bilancio della guerra. Zelensky ha parlato per slogan, altamente efficaci: "Non abbiamo cercato la guerra, vogliamo salvare vite", sottolinea, per poi rilanciare: "Noi non perderemo, continueremo a combattere", ricordando i 10mila morti russi, tra cui "ci sono anche dei generali". Quindi la citazione di Shakespeare: "Essere o non essere? La nostra risposta è sì, vogliamo esistere". Quindi definisce la Russia "stato terrorista" e si appella a Londra e al premier Boris Johnson: "Fate in modo che i nostri cieli siano al sicuro". Un chiaro riferimento alla No fly zone, ipotesi scartata dalla Nato (e Zelensky ha criticato gli alleati) perché aprirebbe di fatto alla pista della Terza guerra mondiale.

Ore 17.40: "Putin non prenderà l'Ucraina"
"L'Ucraina non sarà mai una vittoria per Putin. Putin potrà riuscire a conquistare una città, ma non sarà mai in grado di prendere il Paese": lo ha detto il presidente Usa, Joe Biden, annunciando il bando dell'import di gas e petrolio russo negli Stati Uniti. 

Ore 17.36: Biden, "molti alleati ora non possono farlo" 
"Capisco che molti alleati ora non sono in grado di allinearsi su questa misura, ma sarà un incentivo alla rivoluzione ecologica". Joe Biden ha vantato l'accordo bipartisan in Usa sull'embargo all'energia russa, ma anticipa come i paesi occidentali siano di fatto liberi di regolarsi autonomamente, almeno in una prima fase. 

Ore 17.34: Usa vietano importazioni di petrolio e gas russi 
"Sono qui per annunciare che stiamo vietando tutte le importazioni di petrolio, gas ed energia russi". Lo ha dichiarato il presidente americano Joe Biden in conferenza stampa, aggiungendo che è stato concordato con gli alleati europei. "Non sovvenzioniamo più la guerra di Putin. Con le sanzioni, il rublo ora vale meno di un penny".

Ore 16.39: "Anche Londra verso lo stop al petrolio russo" 
*Ucraina, anche Londra si prepara a rinunciare a petrolio russo *Ucraina, anche Londra si prepara a rinunciare a petrolio russo A breve dichiarazione Downing Street Roma, 8 mar. (askanews) - Anche il governo di Londra si prepara ad annunciare un piano per porre fine gradualmente l'utilizzo di combustibili fossili russi, dopo le indiscrezioni che gli Usa si preparano a bandire il petrolio e il gas russo. Downing street farà un annuncia a breve, riferiscono fonti di governo.

Ore 16.30: Mina anti-uomo, tre morti a Nord di Kiev 
Tre adulti sono rimasti uccisi e tre bambini feriti da una mina anti-uomo esplosa sotto la loro auto su una strada nella regione di Chernigiv, a nord di Kiev: lo ha reso noto il difensore civico ucraino. Si ritiene che sia la prima volta nel conflitto che civili vengono uccisi da una mina. L'ombudsman, Lyudmyla Denisova, ha ricordato che l'uso delle mine anti-uomo contro i civili è vietato dal diritto internazionale.
 

Ore 15.52 Ue-Europa si spaccano sulle sanzioni
La Ue sta mettendo a punto nuove sanzioni nei confronti della Russia e della Bielorussia. Le misure sono destinate ad allungare la lista degli oligarchi nel mirino di Bruxelles e potrebbero riguardare anche la sospensione di alcune banche bielorusse dal sistema di pagamenti Swift. Ma, secondo quanto trapela, le sanzioni non toccheranno il settore energetico, cioè le forniture di gas e petrolio. Sul punto, dunque, Europa e Stati Uniti sembrano destinati a spaccarsi, con i secondi pronti all'embrago petrolifero

Ore 15.48 Mariupol, russi tentano irruzione dal corridoio umanitari
L'ultima bassezza dei russi, deununciata dagli ucraini. "Gli occupanti russi hanno cercato di irrompere a Mariupol attraverso un corridoio umanitario". Lo ha riferito il Comune di Mariupol attraverso un canale Telegram. "Ancora una volta - si legge - l'occupante ha dimostrato la sua meschinità tentando di irrompere nella città servendosi del corridoio verde organizzato per il popolo e creando una vera minaccia per la vita dei civili che cercano di lasciare la città sotto assedio e costantemente sotto il fuoco nemico". "Solo la distruzione del nemico e l'aumento delle truppe ucraine in direzione Azov - aggiungono dal Comune - garantiranno la sicurezza della popolazione civile. Gli accordi con l'occupante non hanno alcun senso e potrebbero provocare vittime ancora più innocenti tra i cittadini ucraini".

Ore 15.42 Usa, bloccare l'oro della Russia
Non solo l’embargo sul petrolio: gli Usa stanno tentando di impedire Mosca di vendere le sue riserve auree per resistere alle sanzioni e alle restrizioni valutarie. L’oro potrebbe rappresentare un’ancora di salvezza per la Russia ma un disegno di legge bipartisan, firmato dia da democratici che repubblicani, chiede di impediure qualunque transazione in oro con la Banca centrale russa.

Ore 14.43 Biden, "nuove sanzioni" nelle prossime ore
Joe Biden annuncerà nuove "azioni per continuare a mantenere responsabile la Russia per la sua guerra non provocata e non giustificata in Ucraina": lo conferma la Casa Bianca. Il presidente degli Stati Uniti parlerà alle 10.45 locali, le 16.45 in Italia. Non è escluso che Biden annunci la stretta sull'importazione di petrolio russo.

Ore 14.40 Biden, l'azzardo sull'embargo petrolifero
Joe Biden si appresta a vietare le importazioni di petrolio russo senza la partecipazione degli alleati europei già oggi, martedì 8 marzo. Lo rilancia Bloomberg che cita alcune fonti di livello nell'amministrazione Usa, secondo le quali il divieto include anche il gas naturale liquefatto e il carbone. In corrispondenza con queste voci le quotazioni del greggio sono balzate a 128 dollari al barile. La Russia, come ritorsione, ha minacciato di tagliare il gas anche all'Europa.

Ore 14.15 Sumy, "bombe sul corridoio umanitario"
A Sumy l’evacuazione dei civili attraverso il cosiddetto corridoio verde è stata costretta a fermarsi per "i bombardamenti dei carri armati nemici". Lo riporta l’agenzia ucraina Unian, che cita un suo corrispondente nella zona. Tutte le auto in uscita vengono rimandate indietro così come e le persone che tentavano di lasciare la città a piedi.

Ore 14.09 Ucraina, bilancio-choc
Sono almeno 400 i civili morti e 800 quelli rimasti feriti in Ucraina dall'inizio dell'offensiva russa. Tra loro anche 38 bambini uccisi e oltre 70 minori feriti. Questo il bilancio fornito dal ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, citato dai media locali. Secondo il ministro, inoltre, nei raid russi sono stati distrutti 34 ospedali, 1.500 edifici residenziali e oltre 200 scuole. Reznikhov ha precisato che si tratta di dati "certamente incompleti".

Ore 13.13 Kiev verso la resa? Le condizioni sulla Nato
Un consulente di Volodymyr Zelensky, secondo i media russi, avrebbe elaborato alcune condizioni per discutere del rifiuto di ingresso nella Nato dell’Ucraina. Kiev avrebbe vorrebbe mettere sul tavolo una serie di garanzie di sicurezza. Lo rilancia l’agenzia russa Novosti. Si tratterebbe di un ulteriore segnale di apertura al compromesso, dopo l’intervista rilasciata dallo stesso presidente alla tv americana ABC. L'Ucraina verso una sorta di resa?

Ore 12.53 - Attacchi agli osepdali, crisi umanitari
L'Oms avverte che oggi gli attacchi agli ospedali, alle ambulanze e ad altre strutture sanitarie in Ucraina sono "aumentati rapidamente". In ragione dell'escalation, le forniture mediche stanno finendo: la notizia viene rilanciata dal Guardian. Tra le scorte in esaurimento ci sono ossigeno, insulina, dispositivi di protezione individuale, forniture chirurgiche ed emoderivati. La crisi umanitaria si fa devastante

Ore 12.31 Cina, "carezze" alla Russia
Pechino chiede di "lavorare insieme" per ridurre le conseguenze della crisi in Ucraina", bocciando le sanzioni "che avranno un impatto negativo sulla stabilità della finanza globale, dell’energia, dei trasporti e delle catene di approvvigionamento". Insomma, la Cina chiede un approccio più soft contro la Russia di Putin. Le sanzioni, infatti, trascinano al ribasso l’economia mondiale, che è sotto il pesante impatto della pandemia" e "saranno dannose per tutte le parti". Così il presidente Xi Jinping nel corso del vertice-video che ha tenuto con Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Ore 12.25 Shell, stop all'acquisto di greggio russo
Il colossoBritish-Dutch Shell ha deciso di interrompere la partecipazione a tutti i progetti di petrolio e gas in Russia, ha rivelato la società in un comunicato stampa. "Come primo passo immediato, la società interromperà gli acquisti spot di petrolio russo", spiega il gruppo. L’embargo sul greggio russo è una delle sanzioni chieste dagli Stati Uniti Usa, misura alla quale Mosca ha detto che replicherà interrompendo l’afflusso di gas all’Europa.

Ore 12.15 Belgio e Germania, retromarcia sul nucleare
La crisi in Ucraina e quella energetica spingono alcuni governi a rivedere le loro politiche. Nel dettaglio Belgio e Germania, quasi all'unisono, hanno detto di non voler spegnere le loro centrali nucleari. La rinuncia all'atomo dei due paesi era stata comunicata alla fine del 2021

Ore 12.10 Mosca: embargo petrolifero? Fermiamo il gas
"Abbiamo tutto il diritto di prendere una decisione corrispondente e imporre un embargo sul pompaggio di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 1". Così il vicepremier russo Aleksandr Novak, rilanciato dalla Bbc. Il commento è in risposta all'ipotesi di un embargo al petrolio russo. 

Ore 11.55 Mariupol, "300mila civili in ostaggio"
"La Russia tiene in ostaggio 300mila civili a Mariupol, impedisce l'evacuazione umanitaria nonostante gli accordi con la mediazione della Croce Rossa internazionale. Un bambino è morto per disidratazione (!) ieri! I crimini di guerra fanno parte della strategia deliberata della Russia. Esorto tutti gli Stati a chiedere pubblicamente: 'Russia, lascia andare le persone!'". Queste le drammatiche parole postate su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

Ore 11.43  Kiev: Mariupol, tregua violata
Il ministero della Difesa ucraino accusa l'esercito russo di non rispettare il corridoio umanitario di Mariupol. Anche le tre precedenti tregue erano fallite proprio perché le truppe di Mosca avevano aperto il fuoco su obiettivi civili.

Ore 11.42 Il dramma dei profughi
Ha superato la soglia di 2 milioni il numero di persone fuggite dall'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa. Lo ha confermato l'agenzia Onu per i rifugiati.

Ore 11.33 Strage di soldati russi
Almeno 12.000 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione del Paese da parte delle forze di Mosca: lo afferma in un tweet il ministero degli Esteri ucraino. Sempre secondo quanto riferito Kiev, finora la Russia ha perso 48 aerei, 80 elicotteri, 303 carri armati, 1.036 veicoli armati, 120 pezzi di artiglieria e 27 sistemi missilistici antiaerei.

Ore 11.05 Zelensky, passo indietro?
Il premier ucraino Volodymyr Zelensky torna ora ad aprire al dialogo: "Possiamo discutere e trovare un compromesso su come questi territori continueranno a vivere": lo ha affermato alla Abc riferendosi alla Crimea e alle "pseudo Repubbliche" separatiste del Donbass. "Sono pronto a un dialogo, non alla capitolazione", ha aggiunto. Stando all’agenzia Novosti, alla stessa emittente il presidente avrebbe detto di aver "raffreddato" la sua posizione sull’ingresso nella Nato.

Ore 10.58 Draghi chiama l'Azerbaigian
Mario Draghi ha avuto nella mattinata di oggi, martedì 8 mrazo, una conversazione telefonica con il presidente della Repubblica dell'Azerbaigian, Ilham Aliyev. I due leader hanno discusso la situazione sul terreno in Ucraina e l'ulteriore rafforzamento della cooperazione bilaterale, in particolare nel settore energetico. Si cercano alternative alla Russia

Ore 10.40  Lavrov parla di "guerra fredda"
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha detto che Russia e Stati Uniti dovrebbero tornare ai principi della "coesistenza pacifica" come avveniva durante la Guerra Fredda. A riportarlo è Phil Stewart, giornalista dell’Agenia Reuters, che cita l’agenzia russa Ifax. Insomma, il ministro degli Esteri russi torna apertamente ad evocare scenari da guerra fredda

Ore 10.25 Yanukovich, diktat a Zelensky: Basta sangue
L’ex presidente filorusso dell’Ucraina, Viktor Yanukovich, ha chiesto all’attuale presidente, Volodymyr Zelensky, di "fermare lo spargimento di sangue e di mettere da parte l’orgoglio". Yanukovich imputa insomma all'Ucraina il costo in termini di vite da questa guerra. Lo stesso Yanukovich che secondo le intelligence occidentali Putin vorrebbe mettere a capo dell'Ucraina proprio al posto di Zelensky. L’appello di Yanukovich, ex premier ucraino, è contenuto in una lettera pubblicata dai media russi, secondo quanto riportato dal Kyiv Independent. "Voglio fare una richiesta, in modo presidenziale e anche un po’ paterno, a Zelensky. Volodymir, forse sogni di diventare un vero eroe, ma l’eroismo non è ostentazione, non è combattere fino all’ultimo ucraino", ha scritto

Ore 10:19 Sumy, droni ucraini colpiscono russi
"Nella regione di Sumy i nostri Bayraktar hanno distrutto 4 colonne del nemico. Chi è venuto nella nostra terrà morirà qui". Così Dmytro Zhyvytskyi governatore dell'amministrazione della regione di Sumy nel suo canale telegram: russi insomma colpiti dall'offensiva dei droni ucraini.

Ore 10.10 Borrell, Cremlino bombarda le menti
Le fake news del Cremlino minano "il governo legittimo democraticamente eletto", bollano "Zelensky come un criminale". "I media statali e l'ecosistema attorno ad essi usano mezzi per spingere questa narrativa, per manipolare, e sono parte integrante dell'aggressione, Non stanno solo bombardando le case, le infrastrutture, i corpi, stanno bombardando le loro menti, il loro spirito". Queste le durissime parole dell'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nel dibattito alla plenaria del Parlamento europeo sull'ingerenza straniera nei processi democratici nell'Ue

Ore 9.50 Ucraina, evacuazione dei civili in corso
Per la prima volta, le autorità ucraine hanno confermato che l’evacuazione di alcune centinaia di civili dalle città in cui la Russia dice di aver fermato l'attacco, effettivamente, è in corso. "Più di 150 persone sono state evacuate", ha confermato il governatore della regione di Kiev, Oleksiy Kuleba. Pessimista invece la vice premier ucraina, Irina Vereshchuk, secondo cui "Mosca si prepara a far deragliare questi sforzi".

Ore 9.28 - Russia: aperti i corridoi umanitari
Stando a quanto dichiarato il ministero della Difesa russo sono stati aperti corridoi umanitari per consentire l’evacuazione dei civili dalle città di Cherhiv, Sumy, Kharkiv, Mariupol e dalla capitale Kiev. I precedenti tentativi di tali corridoi sono falliti con i civili che sono stati presi di mira. In parallelo, spiegano sempre da Mosca, è iniziato anche il quarto cessate il fuoco che potrebbe durare fino alle 21 ora locale.

Ore 8.50 Zelensky: ci sarà la guerra mondiale
"Questa guerra non finirà così. Scatenerà la guerra mondiale". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di un’intervista al programma World News Tonight della Abc. Zelensky afferma inoltre che il presidente russo Vladimir Putin è un criminale di guerra: "Tutti coloro che sono venuti sulla nostra terra, tutti oloro che hanno dato gli ordini... sono tutti criminali di guerra". Ma a far paura sono le parole sul conflitto globale

Ore 8.39 - Kiev, tregua per evacuazione da Sumy
La vicepremier dell’Ucraina, Irina Vereshchuk, in un video pubblicato dai media ucraini, ha parlato dell’accordo con Mosca, per una tregua, in modo da consentire l’evacuazione dei civili da Sumy. "I primi autobus partiranno da Sumy alle 11 ora di Mosca". 

08.29 Londra: Mosca, giustificazione a posteriori per invasione
"Dalla fine di febbraio c’è stato un notevole aumento delle accuse russe secondo cui l’Ucraina sta sviluppando armi nucleari o biologiche. Queste storie sono di vecchia data, ma al momento sono probabilmente amplificate come parte di una giustificazione a posteriori per l’invasione russa dell’Ucraina": così il ministero della Difesa britannico, in un aggiornamento dell’intelligence.

07.30 Gazprom, traffico gas via Kiev invariato 
Il transito del gas di Gazprom tramite l’Ucraina prosegue con lo stesso volume di 109.5 milioni di metri cubi al giorno. Lo rende noto l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.

Ore 6.50 Evacuazione civili, si ritenta
La Russia ha garantito che dalle 10 ora locale i civili potranno lsaciare l'Ucraina senza essere bombardati né colpiti da raffiche di mitra. La Russia si dice «pronta» a un cessate il fuoco dalle "ore 10 di Mosca". Le città indicate per le evacuazioni sono Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol. POca la fiducia degli ucraini sui corridoi umanitari, già usati due volte dai russi come trappola per fare strage di civili

Ore 6.10 Russia minaccia di fermare forniture gas
La Russia chiude subito i rubinetti del gas? Il vice primo ministro della Russia Aleksandr Novak ha avvertito che Mosca potrebbe decidere di tagliare le forniture di gas naturale all’Europa attraverso il gasdotto Nord Stream 1: "In relazione alle accuse infondate ai danni della Russia per la crisi energetica in Europa e all’imposizione di un divieto al Nord Stream 2, abbiamo tutto il diritto di assumere decisioni corrispondenti e imporre un embargo al gas inviato attraverso il gasdotto Nord Stream 1", ha affermato minaccioso Novak, precisando che al momento la Russia "non ha assunto tale decisione".

Ore 5.23 Sumy, la strage dei bambini.
Orrore a Sumy. Ci sarebbero bambini tra le vittime degli attacchi aerei sulla città ucraina. Ad attaccare jet russi. Lo denuncia il capo dell’amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytsky, in un video postato su Facebook. "Purtroppo ci sono bambini tra le vittime", ha detto. Nel bombardamento più di dieci persone sono rimaste uccise.

Ore 4.20 Parigi, molotov contro casa della cultura russa
Una molotov è stata lanciata contro la Casa Russa della Scienza e della Cultura a Parigi, provocando l’intervento del governo russo che ha chiesto alla Francia di garantire la sicurezza delle proprie sedi istituzionali nel Paese. La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova, ha rivelato il lancio della molotov su Telegram, spiegando che l’attentato non ha provocato feriti solo perché la bottiglia ha colpito il cancello, non senza insomma che il bersaglio venisse colpito. "Chiediamo che le autorità francesi assicurino la dovuta sicurezza delle nostre sedi istituzionali".

Ore 2.00 Baltico, navi Usa tallonate dai russi
Manovra di guerra "allargata". La marina militare russa sta seguendo i movimenti di due incrociatori lanciamissili americane che sono entrate nel mar Baltico, secondo quanto afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dall’agenzia Tass. Le due navi in questione sono la Uss Donald Cook e la Uss Forrest Sherman, armate di missili guidati Tomahawk a medio raggio con capacità anche nucleare, e vengono seguite dalla Flotta russa del Baltico, ha comunicato alla stampa il ministero.

Ore 1.53 Zelensky richiama i riservisti
Nuovo appello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che  ha firmato nella notte un decreto che richiama i soldati ucraini dislocati nelle forze di peacekeeping perche’ rientrino in Ucraina per difendere il Paese. Lo scrive Kyiv Independent su Twitter, aggiungendo che, "tutti i soldati e i loro equipaggiamento devono tornare in Ucraina per contribuire allo sforzo bellico". Così recita il decreto.

Ore 00.10 Esplosioni al porto di Odessa
Forti esplosioni sono state udite questa sera nella città portuale di Odessa. Lo riferisce il corrispondente sul campo della Bbc. "Abbiamo appena sentito tre o quattro forti esplosioni provenire da ovest. Ci è stato detto che era il sistema di difesa ucraino che abbatteva i missili russi in arrivo lanciati da una delle numerose navi da guerra situate al largo della costa qui".

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