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Russia, "non possiamo escludere un attacco nucleare": Putin preme il bottone? Drammatica conferma dalle sacre stanze italiane

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L'ombra del conflitto nucleare continua ad allungarsi sull'Ucraina e su tutta Europa: il giorno in cui Vladimir Putin potrebbe "schiacciare il bottone", usare la bomba atomica, potrebbe arrivare. Tanto che l'Europa ha messo a punto un piano d'emergenza, in termini logistici e di risorse, come si è appreso nelle ultime ore dopo la conferma di un diplomatico sloveno. E per quel che riguarda l'Italia, come spiegavamo su Libero, il primo obiettivo per un eventuale attacco atomico sarebbe la base di Aviano, base Nato (qui l'approfondimento).

 

Sarebbe il punto di non ritorno, ovviamente. Il fallimento della deterrenza. Il primo attacco atomico dalla seconda guerra mondiale, da quando in Giappone - a Hiroshima e Nagasaki - si consumarono gli unici due attacchi nucleari nella storia dell'umanità.

E il fatto che l'ipotesi sia drammaticamente sul tavolo lo conferma anche Marco Minniti, l'ex ministro dell'Interno e oggi presidente della Fondazione Med Or. Lo conferma ospite a L'aria che tira a La7, il programma condotto da Myrta Merlino, dove senza giri di parole afferma: "Non possiamo escludere un'escalation con uso di armi chimiche e tattiche nucleari. Noi non possiamo sottovalutare nulla in questo momento", ha scandito solenne.

 

Ragione per la quale, prosegue Minniti, è necessario inchiodare il vero responsabile, che "si chiama Vladimir Putin. Se lo diciamo tutti insieme, non abbiamo risolto il problema ma diamo il segno di una consapevolezza". Il punto, per l'ex ministro dell'Interno, è che "la guerra in Ucraina è destinata a continuare ancora per un certo periodo di tempo". E durante questo lasso temporale, come detto, non si può escludere più nulla. Nemmeno la bomba atomica.

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