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Moskva "distrutta in 15 minuti": Neptune in azione, la verità sulla nave. Per Putin un'umiliazione

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Sull'affondamento dell'incrociatore missilistico russo Moskva sono tante le teorie e i misteri: secondo alcuni sarebbe indubbio l'aiuto dell'Occidente e degli Usa in particolare, secondo altri invece l'attacco riuscito contro l'imbarcazione è tutto merito dell'Ucraina. Quasi del tutto certo il fatto che siano stati fondamentali i missili Neptune, progettati e prodotti a Kiev.

 

 

 

Gli ucraini avrebbero lavorato a questa strumentazione subito dopo l'annessione russa della Crimea nel 2014. Come spiega il Foglio, infatti, i missili R-360 Neptune sono stati presentati nel 2015. "Per la prima volta una nave da guerra è stata distrutta da un missile anti nave fatto interamente in Ucraina", ha scritto su Twitter Daria Kaleniuk, direttrice del Centro anticorruzione ucraino. Si tratta - come scrive il Giornale - di armi in grado di colpire più tipologie di navi militari, come fregate, cacciatorpedinieri, portaerei e mezzi blindati da sbarco. Contro la Moskva, che pesa 12mila tonnellate, ne sarebbero stati lanciati due, visto che questi missili riescono a danneggiare solo navi dal peso di 5mila tonnellate.

 

 

 

Gli attacchi fatti coi Neptune sono piuttosto immediati: dal momento del lancio impiegano non più di 15 minuti a raggiungere l'obiettivo. Da sottolineare, tra l'altro, che questi missili sono l'evoluzione di un altro missile, un anti-nave di origine sovietica. Uno sgarbo ancora più grande per i russi, che sono stati così battuti da un loro stesso antenato. 

 

 

 

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