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Emmanuel Macron contro Marine Le Pen, la bomba sporca sulla banca russa. E lei lo fa "sbroccare"

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Faccia a faccia televisivo tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, forse il momento decisivo in vista del ballottaggio delle presidenziali di Francia di domenica prossima. Vince il presidente uscente, secondo i primi sondaggi: il leader di En Marche non ha esitato a giocarsi la "bomba sporca" dei legami economici con la Russia della leader del Ressemblement National, che invece ha tenuto toni bassi e moderati per non commettere l'errore del precedente del 2017, quando a detta di molti commentatori peccò di eccessiva aggressività.

 

 

 

 

Nelle quasi tre ore di confronto, moderato dai giornalisti Gilles Bouleau e Lea Salamé, Macron ha interrotto più volte la rivale, accusandola: "Lei dipende dal potere russo e da Putin", ricordando il prestito che il partito della Le Pen ha contratto con una banca russa per finanziare le sue campagne elettorali. Le Pen ha risposto dicendo che "nessuna banca francese" ha accettato di prestarle del denaro, addossando la responsabilità di quei rifiuti anche allo stesso Macron "quando era ministro dell'Economia", nel 2015. Ha poi proseguito attaccando l'innalzamento dell'età pensionabile a 65 anni, voluto da Macron, "profondamente ingiusto". E qui Macron è tornato ad arrampicarsi un po' sugli specchi ribadendo che l'innalzamento "sarà progressivo, aumenterà di 4 mesi all'anno". Sul clima lo scambio di accuse è stato quasi esilarante: "Lei è climatoscettica", ha esordito Macron guardando Le Pen in faccia. Replica: "E Lei è climatoipocrita". 

 

 

 



Un dibattito seguito con attenzione anche in Italia, per i riflessi che potrebbe avere nella partita di casa nostra. E Claudio Borghi, deputato della Lega, sottolinea un passaggio dello scontro: "Ma è fantastico... Macron che dice che la riforma delle pensioni proposta da Marine Le Pen non si spiega come viene finanziata. Quando lei gli dice "ma scherzi? Hai fatto 600 miliardi di debito pubblico in più in cinque anni e me la meni?" Lui sgrana gli occhioni e sbrocca...". 

 

 

 

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