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Ucraina, la guerra in diretta. Putin: "Senza Crimea e Donbass accordo impossibile"

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Il giorno 62 della guerra in Ucraina è quello della visita del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres a Mosca, da Vladimir Putin, prima di volare a Kiev da Volodymyr Zelensky. Una "precedenza" che ha irritato il governo del Paese aggredito. Sul piano militare, le esplosioni in Transnistria, il territorio filo-russo dichiaratosi indipendente dalla Moldova preannuncia un allargamento del conflitto che aleggia nell'aria da settimane. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha invece nuovamente parlato della Terza Guerra Mondiale: "Il rischio di una guerra atomica c'è - ha ammesso - ma è inaccettabile".  

Ore 21.50: Usa, tank dalla Germania una svolta senza precedenti
"Dalla Germania un cambiamento senza precedenti". Lo ha sottolineato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, a proposito della decisione di Berlino di fornire 50 carri armati anti-aerei all'Ucraina annunciata oggi. La svolta, ha sottolineato, e' il segno dell'"unita'" degli alleati di fronte all'aggressione della Russia.

Ore 21.40: Zelenski, con Mosca a Chernobyl il mondo è sull'orlo della catastrofe
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha affermato stasera che la cattura da parte della Russia della centrale nucleare di Chernobyl nella fase iniziale dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca ha spinto il mondo sull'orlo del disastro. "Il mondo era ancora una volta sull'orlo del disastro, perché per l'esercito russo, la zona di Chernobyl e l'impianto erano come un normale campo di battaglia, un territorio in cui non cercavano nemmeno di preoccuparsi della sicurezza nucleare", ha detto Zelensky durante una conferenza stampa con il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica dell'Onu Rafael Grossi.

Ore 21.33: Usa, riapriremo l'ambasciata a Kiev
"Stiamo accelerando i preparativi per riprendere le operazioni dell'ambasciata a Kiev il prima possibile". Lo ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price spiegando che il Dipartimento di Stato Usa sta "valutando e rivalutando costantemente la situazione della sicurezza al fine di riprendere le operazioni dell'ambasciata il prima possibile per facilitare il nostro sostegno al governo e al popolo ucraino mentre difendono coraggiosamente il loro paese".

Ore 20.53: La Russia rivendica il controllo dell'"intera regione" di Kherson
Il ministero della Difesa russo ha reso noto che le sue forze hanno liberato l'intera regione di Kherson nel sud dell'Ucraina. Secondo un alto funzionario del ministero, le truppe russe hanno anche preso parte delle regioni di Zaporizhzhia e Mykolaiv, nonche' parte della regione di Kharkiv, nella zona orientale del Paese.

Ore 20.30: Putin, situazione a Mariupol è complicata ma non ci sono ostilità
La situazione a Mariupol, in Ucraina, è complicata ma non ci sono ostilità perché sono state fermate. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, che oggi a Mosca ha incontrato il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. "La situazione là è complessa e forse tragica ma in realtà è semplice", ha detto Putin. "Non ci sono ostilità, sono terminate", ha continuato.

Ore 20.15: Putin vede Guterres, senza Crimea e Donbass accordo impossibile
Anche davanti al segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, il presidente russo Vladimir Putin tira dritto per la sua strada. Senza un accordo "sulla Crimea e sul Donbass" l'offensiva di Mosca, va avanti. Un'ora di incontro al termine della quale il leader del Cremlino spiega che la Russia, "come Paese fondatore", sostiene il ruolo delle Nazioni Unite ma, nei fatti, non cambia posizione. Putin ribadisce di non avere niente a che fare con il massacro di Bucha. "Sappiamo chi ha messo in scena la provocazione", dichiara. E in merito a Mariupol "la situazione è tragica, ma i combattimenti sono finiti".

Ore 20.00: Khamenei, presto un nuovo ordine mondiale, futuro complesso
"Oggi il mondo sta assistendo all'emergere di un nuovo ordine mondiale, un nuovo ordine internazionale contro il precedente mondo monopolare e bipolare" e "la guerra in Ucraina dovrebbe essere valutata con maggiore attenzione", perché "non si tratta semplicemente di un'invasione militare di un Paese. Le radici di questa invasione sono profonde e si può prevedere un futuro complesso e difficile". È quanto ha detto la Guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, nell'incontro avuto oggi con un gruppo di studenti universitari e di rappresentanti dei sindacati studenteschi in occasione del Ramadan. "Alla vigilia di un probabile nuovo ordine mondiale, tutti i paesi, compreso l'Iran, hanno il dovere di essere attivi nei settori sia del soft che dell'hard power, in modo da poter garantire gli interessi e la sicurezza della loro nazione. E il dovere più importante ricade sulle spalle degli studenti universitari", ha aggiunto. 

Ore 19.50: Polonia, stop forniture Gazprom da domani mattina
Gazprom interromperà da domani mattina le forniture di gas alla Polonia attraverso il gasdotto Yamal, dopo che Varsavia si è rifiutata di pagarle in rubli. Lo ha riferito in una nota l'operatore polacco dell'impianto, PGNiG, citato da Interfax, spiegando di aver ricevuto una notifica dalla compagnia russa secondo cui le forniture verranno "totalmente interrotte" dalla 9 di domani, ora di Mosca 

Ore 19.40: Blinken, aperti ad accordo su Kiev neutrale, non allineata
L'amministrazione Biden e' aperta ad un accordo di pace tra Kiev e Mosca che indichi l'Ucraina come nazione "neutrale" e "non allineata": lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken in una audizione al Senato. Blinken ha spiegato che se l'Ucraina decidesse di fare un accordo che cancella le sue aspirazioni atlantiche gli Usa rispetterebbero la scelta. "Sono decisione che spettano a loro", ha detto.

Ore 19.00: Putin, a Bucha una provocazione, l'esercito russo non c'entra
"Sappiamo chi ha messo in scena questa provocazione a Bucha. L'esercito russo non ha nulla a che fare con quello che e' avvenuto". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. 

Ore 18.17: Il governo della Transnistria, non siamo una minaccia per Kiev
La Transnistria non rappresenta in alcun modo una minaccia per l'Ucraina. Lo ha dichiarato a Interfax il ministro degli Esteri del territorio separatista moldavo, Vitaly Ignatiev. "Da parte nostra stiamo facendo tutto il possibile per assicurare la pace e la sicurezza nella regione", ha detto Ignatiev, "non siamo una minaccia per l'Ucraina. Le autorita' della Transnistria hanno affermato ufficialmente piu' volte che non stava facendo nessun piano o nessun preparativo sull'Ucraina".

Ore 17.54: Blinken, Putin non è serio nei negoziati 
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha accusato il presidente russo, Vladimir Putin, di non aver mostrato serietà riguardo nei negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina, nonostante una serie di sforzi della comunita' internazionale. "Finora non abbiamo visto alcun segno che il presidente Putin prenda sul serio negoziati significativi", ha detto Blinken parlando alla commissione Esteri del Senato. 

Ore 17.38: gli Usa monitorano le esplosioni rilevate in Transnistria
 Gli Stati Uniti stanno monitorando alcuni bombardamenti denunciati nella repubblica separatista della Transnistria al confine con l'Ucraina. Le esplosioni hanno colpito un centro radiofonico e il quartier generale della sicurezza. Il portavoce del Pentagono John Kirby ha detto in un'intervista che è troppo presto "per sapere esattamente cosa è successo qui, chi è il responsabile" delle esplosioni. "Lo stiamo monitorando nel miglior modo possibile". Le notizie di esplosioni hanno spinto la presidente della Moldova, Maia Sandu, a convocare una riunione del consiglio di sicurezza per prevenire un'escalation del conflitto. Un comandante militare russo ha dichiarato la scorsa settimana che uno degli obiettivi del nuovo fronte era quello di stabilire un corridoio attraverso il sud dell'Ucraina fino alla Transnistria, una striscia di terra con una popolazione di quasi 500.000 abitanti, sostenuta da Mosca e che ospita truppe russe. La regione non è riconosciuta come indipendente da nessun paese, ma opera separatamente dalla Moldova. 

Ore 17.07: Putin consegna le onorificenze al ceceno Adam Delimkhanov
 Il Presidente russo Vladimir Putin ha insignito il ceceno Adam Delimkhanov dell'onorificenza di "Eroe della Russia" per il "coraggio e l'eroismo" dimostrato in Ucraina. Delimkhanov ha comandato le unità cecene impegnate nell'assedio di Mariupol "ripulendo la città da elementi criminali isolato dopo isolato", come aveva scritto il Presidente ceceno Ramzan Kadyrov su Instagram lo scorso marzo. Nei giorni scorsi, Delimkhanov aveva pubblicato un suo video, con alle spalle palazzi in fiamme, in cui diceva che "l'operazione spciale per distruggere e ripulire Mariupol è stata completata". Demlikhanov, che aveva combattuto contro le forze russe durante la prima guerra cecena, era passato al fianco dei russi durante la seconda, insieme a Kadyrov, e dal 2007 era deputato alla Duma di Stato russa. Il deputato ceceno all'inizio dello scorso febbraio aveva minacciato la famiglia di un attivista e avvocato ceceno, che faceva parte del Comitato contro la tortura, Abubakar Yangulbayev: "Vi sgozzeremo, vi uccideremo" dopo che la madre, Zarema Musayeva, era stata prelevata dal suo appartamento a Nizhny Novgorod e 'deportata' in Cecenia.

Ore 16.30: Kiev smantella il monumento all'amicizia russo-ucraina
Le autorità ucraine hanno iniziato lo smantellamento del monumento alla "amicizia russo-Ucraina", eretto nel 1982 a Kiev per commemorare la riunificazione fra i due Paesi. "Lo smantellamento è iniziato oggi e prevediamo di portarlo a termine entro stanotte" ha commentato il sindaco della capitale, Vitali Klitschko, sottolineando come Mosca abbia dimostrato "un barbaro desiderio di distruggere il nostro Stato e i pacifici ucraini".

Ore 16.15: Il ministero degli Esteri russo, se vale la logica del Regno Unito possiamo colpire i paesi della Nato
In base alla logica del Regno Unito la Russia può prendere di mira "in profondità le linee di rifornimento" all'Ucraina sin dentro quei Paesi della Nato i quali trasferiscono armi a Kiev, che pure producono "morte e distruzione". Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, rispondendo a una dichiarazione del viceministro della Difesa britannico, James Heappey, il quale aveva sostenuto la legittimita' degli attacchi dell'Ucraina contro la Russia per interrompere la logistica dei rifornimenti destinati alle truppe. Secondo Zakharova, la profondita' del pensiero dei vertici del ministero della Difesa britannico è seconda solo all'intelligenza di quelli del ministero degli Esteri di Londra. 

Ore 15.51: Ue teme catastrofe nucleare
 "Nell'anniversario dell'incidente di Chernobyl nel 1986, ribadiamo la nostra massima preoccupazione per la sicurezza nucleare e i rischi causati dalle recenti azioni della Russia nel sito di Chernobyl", hanno affermato. "Accogliamo con favore e sosteniamo pienamente gli sforzi dell'Aiea per fornire assistenza, su richiesta del governo ucraino", hanno infine sottolineato Borrell e Simson. 

Ore 15.30: Aiea, "anormale" livello radioattività a Chernobyl
Il livello di radioattività a Chernobyl, sito che era stato occupato dall'esercito russo tra il 24 febbraio e la fine di marzo, è "anormale", ha stimato il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), Rafael Grossi. "Il livello di radioattività è, direi, anormale", ha detto Rafael Grossi ai giornalisti durante una visita nel sito."Stiamo monitorando tutto questo su base giornaliera", ha aggiunto. 

Ore 13.43: Lavrov, "Ucraina catalizzatore di molti problemi"
La situazione in Ucraina è "diventata un catalizzatore" per "un gran numero di problemi" e per questo la Russia ha risposto "con rapidità" alla richiesta di colloqui da parte delle Nazioni Unite. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, al segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, secondo quanto riferisce la Cnn. "Apprezziamo decisamente il vostro desiderio di avere un altro round di colloqui in questo momento difficile", ha detto Lavrov, rivolgendosi sempre a Guterres, all'inizio di un incontro a Mosca. Secondo il ministro russo, il faccia a faccia "sottolinea il significato che attribuiamo ai nostri contatti con le Nazioni Unite". 

Ore 13.22: Militari ucraini si addestrano in Germania
Germania e Stati Uniti stanno lavorando all'addestramento dei militari ucraini all'uso di pezzi di artiglieria della Nato su suolo tedesco. E' quanto affermato dalla ministra della Difesa tedesca, Christine Lambrecht, durante l'incontro con i colleghi dell'Alleanza atlantica in corso presso la base aerea degli Stati Uniti a Ramstein. Come riferisce l'emittente televisiva "Zdf", Germania e Paesi Bassi forniranno al personale militare ucraino l'addestramento per gli obici semoventi Panzerhaubitze 2000 (Pzh 2000), nonché le relative munizioni. Il governo dell'Aia intende consegnare tali mezzi all'Ucraina, impegnata a respingere l'invasione russa. I Pzh 2000 sono prodotti dai conglomerati per la difesa tedeschi Krauss-Maffei Wegmann e Rheinmetall

Ore 13.14: Transnistria: "Autori degli attacchi arrivati dall'Ucraina"

Ore 12.58: La Russia espelle 3 diplomatici svedesi per "atti ostili"
La Russia ha annunciato l'espulsione di tre diplomatici svedesi dal suo territorio in risposta alle "azioni ostili" di Stoccolma, che nelle scorse settimane aveva a sua volta espulso tre diplomatici russi in relazione all'invasione dell'Ucraina. Lo ha riferito una nota del ministero degli Esteri russo, citata dai media locali. Nel comunicato si precisa che l'ambasciatrice svedese, Malena Mard, è stata convocata dal ministero degli Esteri per comunicarle la "ferma protesta" contro l'operato di Stoccolma, che ha inviato armi al governo di Kiev. 

Ore 12.35: "Dall'Ucraina fuggiranno 8,3 milioni di persone" 
Dall'Ucraina fuggiranno 8,3 milioni di persone. Sono le ultime stime fornite dall'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unchr), precisando che finora ci contano già 5,2 milioni di profughi. Parlando a Ginevra, il portavoce dell'Unhcr Shabia Mantoo ha riferito che insieme alle altre organizzazioni partner stanno facendo appello per aiuti 1,85 miliardi di dollari a sostegno dei rifugiati ucraini. 

Ore 12.13: Mosca, "Preoccupati dagli sviluppi in Transnistria" 
Il Cremlino sta monitorando da vicino la situazione in Transnistria: le notizie da lì sono preoccupanti, ha affermato il segretario stampa presidenziale russo Dmitry Peskov. "L'unica cosa che posso dire è che stiamo osservando da vicino come si sviluppa la situazione lì. Naturalmente, le notizie che provengono da lì sono motivo di preoccupazione", ha detto Peskov. In mattinata due esplosioni hanno messo fuori uso le antenne radio delle trasmissioni russe nel territorio che si è dichiarato indipendente dalla Moldova.

Ore 11.48: Russia, "le esercitazioni navali Usa-Giappone sono una minaccia"
Le esercitazioni navali congiunte degli Stati Uniti e del Giappone "minacciano la sicurezza della Russia". Lo ha detto a Ria novosti il vice ministro degli Esteri russo, Igor Morgulov, citato da Ria Novosti. "L'intensità relativamente elevata delle esercitazioni navali congiunte del Giappone e degli Stati Uniti vicino al confine russo provoca un aumento della tensione nella regione. Tali manovre, a cui spesso si uniscono rappresentanti di altri Stati, compresi i membri della Nato, si differenziano sia per dimensioni sia per il fatto che praticano operazioni che, pur dichiarate difensive, sono di natura potenzialmente offensiva. Allo stesso tempo, nelle dichiarazioni della dirigenza militare giapponese, la necessità di esercitazioni è giustificata dalla "attività delle forze armate russe in Estremo Oriente", ha detto Morgulov. "Avvertiamo direttamente Tokyo attraverso i canali diplomatici", ha aggiunto il vice ministro. 

Ore 11.23: Guterres (Onu) da Putin, "Tregua al più presto"
"Una tregua al più presto". E' la richiesta avanzata da Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, a Mosca per incontrare il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Secondo il segretario Onu è "necessario creare le condizioni per il dialogo sull'Ucraina e un cessate il fuoco". 


Ore 11.13: Austin, "Kiev può vincere la guerra"
L'Ucraina può prevalere sulla Russia nel conflitto scoppiato lo scorso 24 febbraio. Lo ha sottolineato il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, durante il vertice internazionale nella base di Ramstein, in Germania, al quale partecipano i ministri della Difesa di decine di Paesi. "L'Ucraina crede chiaramente di poter vincere e così ritengono tutti qui", ha dichiarato Austin, denunciando come "indifendibile" l'invasione russa. "La vostra resistenza ha ispirato il mondo libero", ha aggiunto il segretario alla Difesa rivolgendosi agli ucraini. 

Ore 10.47: Kiev a Ramstein, "ci servono armi armi armi"
"I ministri della Difesa di 40 Paesi si incontrano oggi a Ramstein per discutere di come armare l'Ucraina. E noi lo diciamo ancora e ancora: armi, armi, armi! Abbiamo bisogno di armi per resistere e difendere i valori dell'umanità". E' il messaggio lanciato dalla deputata Ucraina Lesia Vasylenko, alla luce dell'incontro in corso nella base Usa in Germania.

Ore 10.44: Cina, "non vogliamo la Terza guerra mondiale"
La Cina non vuole una terza guerra mondiale e sostiene la risoluzione del conflitto in Ucraina attraverso la diplomazia. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, citato da Tass. "Nessuno vuole vedere una terza guerra mondiale", ha rimarcato, "è necessario sostenere il processo di avanzamento dei colloqui di pace" tra Russia e Ucraina.

Ore 10.35: Mosca, "distrutti sistemi difesa aerea S-300 a Kharkiv"
Il ministero della Difesa russo ha rivendicato la distruzione nella notte di due sistemi antiaerei a lungo raggio e un sistema missilistico tattico Tochka-U nella regione di Kharkiv. Mosca ha anche riferito di aver colpito nella notte 87 obiettivi militari in Ucraina, incluse "79 aree dove le truppe erano concentrare" Circa 500 soldati ucraini sono stati "eliminati" e "59 tra blindati, armi di artiglieria e veicoli militari distrutti". 

Ore 10.14: Chisinau, "riunione sulla sicurezza della Transnistria"
Le autorità moldave hanno indetto una riunione sulla sicurezza dopo le esplosioni avvenute nelle ultime 24 ore in Transinistria, l'autoproclamata Repubblica filo-russa che si trova al confine con l'Ucraina. Esplosioni sono state registrate ieri sera vicino all'edificio del ministero della Sicurezza, mentre questa mattina è stato colpito un centro di trasmissione radiofonica russo con due antenne

Ore 9.42: "Ivan Vavassori è vivo
Ivan Luca Vavassori, il foreign fighter italiano che combatte con l'esercito ucraino, "è vivo. E' in ospedale", dove è stato ricoverato con la febbre alta. Lo ha confermato al Tg1 il padre, l'imprenditore Pietro Vavassori, dopo che ieri sera una anticipazione della notizia era arrivata via sociale, come l'AGI ha riportato. Vavassori, nato in Russia, è stato adottato da Vavassori, titolare dell'Italsempione, azienda nel ramo della logistica con sede a Domodossola, e Alessandra Sgarella, sequestrata dalla 'ndrangheta nel 1997 e morta nel 2011 per una malattia. Ha giocato a calcio in serie C. Ieri si era diffuso il timore che fosse rimasto coinvolto in un attacco a Mariupol. In serata l'aggiornamento del suo account da parte di un team cui aveva affidato questo compito dopo essere stato coinvolto in un primo attacco nei giorni scorsi. 
 

Ore 9.14: Transnistria, esplose due antenne della radio russa
Due delle antenne piu' potenti del centro radiofonico che trasmette la radio russa a Mayak, in Transnistria, sono state disabilitate in seguito a esplosioni. Lo ha affermato questa mattina il ministero dell'Interno della Transnistria, regione separatista filorussa della Moldova orientale. "Nella prima mattina del 26 aprile, due esplosioni sono avvenute nel villaggio Mayak della regione di Grigoriopol", la prima alle 6.40 locali (le 5:40 in Italia), la seconda alle 7:05 locali, (le 6:05 in Italia). Sul posto sono stati inviati agenti delle forze dell'ordine e dei servizi di emergenza, mentre le milizie di Grigoriopol hanno transennato il territorio del centro radiotelevisivo Mayak. Secondo le prime testimonianze, nessuno dei dipendenti del centro radiotelevisivo e dei residenti locali sarebbe rimasto ferito. 

Ore 9.14: KIev, "sui missili russi la scritta Cristo è risorto" 
Secondo il ministro dell'Interno Denis Monastyrskyi, si stanno susseguendo contro il territorio ucraino una serie di "attacchi missilistici senza precedenti". "Nella fase attuale i combattimenti più pesanti si svolgono sul fronte orientale. Nonostante le richieste del presidente Volodymyr Zelensky di dichiarare una tregua durante le vacanze della Pasqua ortodossa, che si è celebrata domenica, il nemico ha lanciato una serie attacchi missilistici senza precedenti non solo nel Donbass, ma anche in altre regioni dell'UCRAINA. Con particolare cinismo sui missili lanciati dai russi è stata apposta la scritta 'Cristo è risorto'", ha affermato Monastyrsky. 

Ore 9.03: Germania, sì all'invio di carri armati a Kiev
La Germania ha autorizzato l'invio di blindati all'Ucraina. Lo riferiscono fonti del governo citate da Afp.

Ore 8.57: GB a Lavrov, "donatori armi a Kiev non sono solo Paesi Nato
"La comunità dei donatori" di armi e altri aiuti all'Ucraina "non è la Nato" ma si estende ad "altri" Paesi che "esterni all'Alleanza". E' quanto ha precisato il ministro britannico delle Forze armate, James Heappey, a Sky News, commentando le ultime dichiarazioni del capo della diplomazia russa Sergey Lavrov, sulle possibilità "reali" di un terzo conflitto mondiale legato a una "guerra per procura" della Nato con la Russia. "La Nato è stata coinvolta nel rafforzamento del suo fianco orientale, quindi molti dei dispiegamenti delle nostre navi e aerei, delle nostre truppe, nell'Europa orientale sono sotto bandiera della Nato. Lo sforzo dei donatori è qualcosa che attiene a molti Paesi che provengono sì dalla Nato, ma altri sono esterni" all'Alleanza, ha detto Heappey. 

Ore 8.26: Belgorod, nuovo attacco a villaggio russo
Le forze ucraine hanno nuovamente attaccato il villaggio di Golovchino, nella regione russa di Belgorod al confine con l'Ucraina. Lo ha detto il governatore della regione Vyacheslav Gladkov, parlando di "bombardamenti provenienti dal territorio ucraino". Diversi edifici non residenziali e quattro case sono stati danneggiati, ma non ci sono vittime civili. I villaggi di Nekhoteyevka e Zhuravlyovka nel distretto di Belgorod sono stati attaccati dal territorio dell'Ucraina a partire da ieri e le autorita' locali segnalano due feriti civili e danni a 4 case e a un veicolo. Dall'inizio della "operazione speciale", i villaggi al confine con l'Ucraina sono stati ripetutamente attaccati, secondo le autorita' locali, con danni a 180 case. 

Ore 8.09: "Attacchi russi più intensi a Est e Sud"
Le forze russe hanno intensificato gli attacchi nell'Est e nel Sud dell'Ucraina: oltre ad aver attaccato la citta' di Zaporizhzhia, nel 62/mo giorno della guerra, secondo le autorita' di Kiev l'offensiva russa e' ora attiva anche nel Donetsk, sulle citta' di Kramatorsk e Sloviansk, e su Kryvyi Rih nella regione di Kherson. Secondo lo Stato maggiore dell'esercito ucraino, ci sono stati anche attacchi respinti dalla resistenza nell'Est, e in particolare e' stato bloccato un avanzamento verso Mykolaiv.
 

Ore 7.37: Londra, "i russi vogliono circondare gli ucraini a Est, caduta Kreminna"
"Le forze russe stanno probabilmente tentando di circondare le posizioni ucraine pesantemente fortificate nell'Ucraina orientale". E' quanto riferisce il ministero della Difesa britannico, riportando il bollettino giornaliero della sua intelligence militare. In effetti, "si dice che la città di Kreminna sia caduta e si parla di pesanti combattimenti a sud di Izium, mentre le forze russe tentano di avanzare verso le città di Sloviansk e Kramatorsk da nord e da est", si precisa. Più a ovest, aggiunge il ministero, "le forze ucraine hanno preparato le difese a Zaporizhzhia in previsione di un possibile attacco russo da sud". 

Ore 7.32: Lavrov, "rischio reale di terza guerra mondiale"
La Russia ha messo in guardia ieri contro il rischio "reale" di una terza guerra mondiale, pur avvertendo che proseguirà i negoziati di pace con l'Ucraina, accusata però di "fingere" di discutere con la controparte. "È reale e non può essere sottovalutato", ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, a proposito del rischio di un conflitto mondiale. "La buona volontà ha i suoi limiti. E se non è reciproca, non contribuisce al processo negoziale", ha detto Lavrov, citato dalle agenzie di stampa russe. "Ma continuiamo a condurre negoziati con il team delegato da Zelensky e questi contatti continueranno", ha affermato il ministro russo. Parlando alla televisione russa, Lavrov ha affermato che Mosca vuole evitare rischi "artificialmente" elevati di un tale conflitto mondiale. "Questa è la nostra posizione chiave su cui basiamo tutto. I rischi ora sono considerevoli", ha detto il ministro russo. "Non vorrei elevare artificialmente quei rischi. A molti piacerebbe. Il pericolo è serio, reale, e non dobbiamo sottovalutarlo". Lavrov ha anche accusato il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky di "fingere" di negoziare, definendolo "un buon attore". "Se guardate attentamente e leggete attentamente quello che dice, troverete mille contraddizioni", ha commentato il diplomatico russo. 

Ore 6.05: Kiev, "Guterres chieda a Mosca l'evacuazione da Mariupol
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba esorta il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres a fare pressioni sulla Russia per l'evacuazione del porto assediato di Mariupol, definendolo qualcosa che l'organismo mondiale è in grado di realizzare.Kuleba ha detto che Guterres "dovrebbe concentrarsi principalmente su una questione: l'evacuazione di Mariupol".Si stima che circa 100.000 persone siano intrappolate nella città mentre un contingente di combattenti ucraini resiste alle forze russe in un'acciaieria dove si stanno rifugiando anche centinaia di civili. 

Ore 3.59: Kuleba, "Mosca avverte la sconfitta"
"La Russia perde l'ultima speranza di spaventare il mondo per il sostegno all'Ucraina. Da qui il discorso di un "reale" pericolo della Terza Guerra Mondiale. Questo significa solo che Mosca avverte la sconfitta in Ucraina". Lo scrive su Twitter il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba. "Per questo il mondo deve raddoppiare il sostegno all'Ucraina in modo da prevalere e salvaguardare la sicurezza europea e globale", aggiunge. 

Ore 00.35: Il drone mostra il villaggio di Novtoshkivka raso al suolo
Non è rimasto molto di Novotoshkivka, un piccolo villaggio a sud-est di Severodonetsk nell'oblast di Lugansk, secondo il nuovo video di droni diffuso dell'autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk. La Cnn ha geolocalizzato e confermato l'autenticità del video. I separatisti sostenuti dalla Russia affermano che gli ucraini l'hanno fatto esplodere quando si sono ritirati dalle loro posizioni nel villaggio. Serhiy Hayday, l'amministratore regionale di Lugansk, ha confermato che le forze ucraine si sono ritirate ma ha affermato sulla sua pagina Facebook che sono stati i russi a decimare il villaggio attraverso ripetuti attacchi aerei. Intervistato dalla televisione Ucraina, Hayday ha detto che i russi "continuano a radere tutto al suolo e che "purtroppo, non ci sono quasi più case rimaste in piedi a Novotoshkivka. Le nostre truppe si sono ritirate un po', ma non molto, perché non c'era più nulla a cui aggrapparsi, non c'era un posto dove tenere la difesa", ha detto.


 

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