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Westminster, filmini erotici in commissione: lo scandalo travolge 56 deputati

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Scandalo nel Regno Unito, dove a Westminster un deputato trascorreva le sedute della commissione parlamentare guardando film a luci rosse. È ancora sconosciuta l'identità della persona, ma il partito dei Tory ha deciso di avviare un'indagine interna con il rischio che l'accusato perda il seggio. A puntare il dito contro l'uomo, una sottosegretaria del governo, che sedeva proprio accanto al collega. Per l'esecutivo a guida Boris Johnson si tratta dell'ennesimo scossone. Qualche mese fa nelle stanze del governo erano stati denunciati diversi episodi relativi a molestie sessuali. 

 

 

Anche in questo caso il commento del premier è stato chiaro: "Sono cose del tutto inaccettabili". Già lo scorso 27 aprile, i Tory erano stati messi all'angolo dall'esponente dell'opposizione laburista, Keir Starmer. Il motivo si chiama Angela Rayner, accusata sulle pagine del Mail on Sunday di ricorrere a pose provocanti per distrarre i banchi del governo. Da qui la lezione del premier: "Non c’è spazio per il sessismo e le molestie in Parlamento".

 

 

Intanto sui film per adulti durante le sedute della Camera, ha detto la sua l'ufficio di Chris Heaton-Harris, il ministro-capogruppo responsabile della disciplina interna alla compagine di maggioranza: "Questo comportamento è del tutto inaccettabile e verranno presi provvedimenti". Il caso però è tutt'altro che chiuso e gli scandali rimangono al centro del dibattito politico inglese: secondo i media ci sarebbero indagini in corso sulla condotta di ben 56 deputati. Un numero elevato che mette ulteriori bastoni tra le ruote al governo.

 

 

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