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Oligarchi russi, sei "suicidi" in pochi giorni. Inchiesta della Cnn: "Inquietante, perché..."

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Con la guerra in Ucraina e le sanzioni imposte dall'Occidente per punire la Russia, gli oligarchi non se la stanno passando affatto bene. Sei di loro si sarebbero addirittura suicidati in circostanze piuttosto sospette. Dalla ricostruzione fatta dalla Cnn, emergono degli aspetti piuttosto inquietanti e misteriosi. A colpire è soprattutto l'incredibile vicinanza temporale tra i vari episodi. Gli ultimi, come spiega il Giornale, sono avvenuti a distanza di 48 ore l'uno dall'altro. Solo una coincidenza o c'è dell'altro?

 

 

 

La serie di morti sospette, classificate già come suicidi, parte il 30 gennaio, un mese prima dell'invasione dell'Ucraina. Anche se già allora l'attacco russo era considerato sicuro e imminente. Il primo a perdere la vita è stato Leonid Shulman, uno dei principali dirigenti di Gazprom, il colosso russo del gas, che è stato trovato morto nella sua casa a Mosca. Accanto al corpo una lettera per spiegare il motivo del suicidio. Altro caso risale poi al 25 febbraio: Alexander Tyulyakov, dirigente di Gazprom, è stato trovato impiccato all'interno del suo garage. Questa è stata la prima di cinque morti in otto settimane.

 

 

 

Il 28 febbraio è stata la volta dell'oligarca Mikhail Watford, trovato morto nella sua casa in Inghilterra. Anche in questo caso in pochi credono al suicidio. Vasily Melnikov, uomo d'affari legato alle importazioni di attrezzature mediche, si sarebbe tolto la vita a inizio marzo. Il suo corpo è stato trovato accanto a quelli della moglie e dei figli. Tutti sarebbero morti a causa delle coltellate. Tra il 19 e il 20 aprile i casi su cui ci sono più dubbi in assoluto. Vladislav Avayev, ex vicepresidente di Gazprombank ed ex funzionario del Cremlino, è stato trovato morto nel suo appartamento a Mosca assieme alla moglie e alla figlia di 13 anni. Il giorno dopo è stata la volta dell'oligarca Sergey Protosenya, trovato assieme alla moglie e alla figlia di 18 anni nella sua villa in Spagna. I sei suicidi sono avvenuti in tempo piuttosto brevi, cosa che fa pensare che ci sia una matrice unica dietro gli episodi.

 

 

 

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