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Xi Jinping, nel dossier segreto il piano finale: uno scenario da incubo

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Il sostegno a Vladimir Putin da parte cinese ha un solo obiettivo: quello di rendere Pechino sempre più autonoma. Non è un caso che l'Esercito popolare di liberazione non abbia più il solo scopo di difendere il partito comunista. Il 1° agosto 2017, infatti, Xi Jinping ha palesato l'intento di istituire una forza "pronta a combattere, capace di combattere e sicura di vincere". Un tale rafforzamento ha come scopo quello di creare un vero e proprio esercito moderno entro il centenario della sua fondazione, ma soprattutto di evitare il coinvolgimento degli Stati Uniti nello Stretto di Taiwan.

 

 

E per farlo Pechino ha aumentato il budget destinato alla difesa (229 miliardi). Fautore del cambio di passo, l'attuale presidente cinese. Xi ha preso il controllo dell'esercito, ma non si è limitato a questo. Il capo del governo ha dato inizio a una lunga propaganda: migliaia di video in rete, film e documentari che esaltano il coraggio e la preparazione dei soldati dell'Epl.

 

 

Una linea politica sostenuta anche dal ministero della Difesa che ha affermato: "È urgente migliorare la capacità di combattimento". Il timore è un eventuale conflitto con gli Stati Uniti, potenza davanti alla quale l'esercito cinese potrebbe trovarsi impreparato. Da qui la decisione di introdurre nuovi regolamenti che puntano a rendere più professionali sottufficiali e militari di leva, migliorando così i sistemi di reclutamento, addestramento e avanzamento di carriera. Tra le ultime misure assunte dal governo, l'ammodernamento di autostrade e ferrovie dedicate a rifornire i vari comandi regionali. 

 

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