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Vladimir Putin, la "maledizione" sull'Occidente: chi rischia di saltare dopo Johnson

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Da Boris Johnson a Emmanuel Macron, da Mario Draghi a Olaf Scholz: ai leader d'Occidente non ne va bene una nell'ultimo periodo. Le parole pronunciate da Joe Biden all'inizio della guerra in Ucraina stanno rischiando di diventare un pericoloso boomerang. Il presidente americano, infatti, suggerì di aiutare Kiev non solo a difendersi ma anche a rovesciare il regime di Mosca. Una dichiarazione forte che poi venne ridimensionata e definita "gaffe". Peccato, però, che adesso Putin sembra essere il solo leader saldamente ancorato al suo posto. 

 

 

 

Boris Johnson, infatti, si è dimesso in Inghilterra dopo i passi indietro di numerosi membri del suo governo. La sua scelta è stata accolta con grande piacere dai russi di Vladimir Putin, anche perché il premier britannico è uno dei leader che più di tutti ha aiutato l'Ucraina di Zelensky contro l'invasione, non mancando mai di condannare l'operazione messa in atto da Mosca. Al tempo stesso, però, non se la passano bene nemmeno il presidente francese e il cancelliere tedesco. Il primo, infatti, pur avendo vinto le elezioni ottenendo una riconferma non scontata, dopo le legislative si ritrova un Parlamento senza più maggioranza. Cosa che inevitabilmente segnerà il suo secondo mandato e che sicuramente non dispiacerà al Cremlino. Scholz invece è costretto a fronteggiare soprattutto problemi di tipo economico all'interno del suo Paese e il motivo è semplice: la Germania dipende dal gas russo. Lo zar ne approfitta e talvolta interrompe le forniture parlando di questioni di manutenzione. Per non parlare poi della pesante sconfitta subita dai socialisti di Scholz nelle elezioni in Nordreno-Westfalia.

 

 

 

Insomma quella di Putin, come ragiona il Tempo, sembra essere una vera e propria maledizione. Maledizione che non risparmia nemmeno l'Italia, dove Draghi sembra avere difficoltà a tenere insieme i numerosi partiti della sua maggioranza. Un segnale delle forti tensioni interne è arrivato ieri, quando nel voto di fiducia chiesto per approvare il dl Aiuti, sono mancati più di cento voti. E non va meglio a Joe Biden, il cui indice di gradimento ha toccato un nuovo record negativo. Il suo operato è apprezzato solo dal 38,6% degli americani.

 

 

 

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