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Lavrov e Blinken, "contatto". L'indiscrezione ribalta la guerra

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov nel loro primo contatto diretto dall'inizio della guerra in Ucraina. Parlando con la stampa, Blinken ha riferito di aver chiesto al collega di accettare una proposta sulla liberazione di due americani detenuti in Russia. "Abbiamo avuto una conversazione franca e diretta. Ho fatto pressione affinché il Cremlino accetti la proposta sostanziale che abbiamo avanzato", ha detto il segretario di Stato. In settimana, Blinken aveva annunciato l'intenzione di sentire Lavrov nel tentativo di liberare due americani detenuti in Russia: la star del basket femminile, Brittney Griner, e l'ex marine Paul Whelan. Gli Usa, alcune settimane fa, hanno presentato a Mosca una proposta di scambio detenuti che - secondo quanto riferito - prevede il rientro in Russia del trafficante di armi russo condannato negli Stati Uniti, Viktor Bout. Blinken ha anche riferito di aver avvertito il collega che eventuali annessioni dei territori occupati in Ucraina "non saranno riconosciute" e porteranno conseguenze aggiuntive per Mosca. Ha, poi, ricordato a Lavrov che "il mondo si aspetta dalla Russia il rispetto degli impegni" presi nell'ambito dell'accordo per l'export di grano dai porti sul Mar Nero.

La trattativa sui prigionieri, si leggeva sul Giornale, è un assist di realpolitik a Blinken che arriva da sir Stephen Lovegrove, in missione in questi giorni a Washington per ragionare delle tensioni su Taiwan e del braccio di ferro di Mosca e Pechino con la Nato. Il consigliere per la sicurezza nazionale britannica, pur ricordando la "brutale invasione dell'Ucraina", ha fatto presente come ai tempi della Guerra Fredda "il negoziato permise a noi di migliorare la comprensione della dottrina sovietica e del loro potenziale e viceversa, portandoci a un livello di fiducia sufficiente ad allontanare il pericolo di scatenare una guerra nucleare per errori di calcolo".

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