La Russia ora trema: la foto-disastro, cosa è successo agli aerei
Kiev ha negato la responsabilità del blitz aereo di due giorni fa sulla base di Saky in Crimea che ospita caccia Su-30M, bombardieri Su-24 e il trasportatore Il-76, utilizzati regolarmente per lanciare attacchi missilistici sull'Ucraina e pattugliare il Mar Nero e l'area circostante; Mosca minimizza sostenendo che qualche aereo è stato danneggiato quando "diverse munizioni sono esplose" in un'area di stoccaggio presso la struttura. Ma sia l'Ucraina che la Russia mentono: lo dimostrano le immagini satellitari riprese dall'operatore privato Planet Labs prima e dopo l'attacco.
Si tratta della prima conferma indipendente dei danni alla base che si trova a più di 160 chilometri dalla prima linea e documenta la vasta area di terra bruciata e i danni alla pista accanto ai resti carbonizzati di aerei militari. Le foto riprese dall'operatore satellitare intorno alle 8,00 del 9 agosto - circa quattro ore prima dell'attacco - e verso le 16,40 del 10 agosto, mostrano che almeno otto aerei parcheggiati all'esterno sono stati danneggiati o distrutti.
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Eliot Higgins, fondatore e direttore del sito web investigativo open source Bellingcat, ha affermato in alcuni tweet riportati dal Guardian che "non riesce a pensare a un momento in cui la Russia ha perso così tante risorse aeree in un giorno nella memoria recente". "Riesco a distinguere tre crateri", ha puntualizzato Higgins, "in siti che sembrano essere utilizzati per lo stoccaggio, quindi potrebbe essere che siano stati presi di mira e tutto il resto sia stato distrutto ...con quello che era immagazzinato". "Un modo per interpretare quei crateri sono i colpi precisi di una munizione a lungo raggio", ha detto, aggiungendo che i crateri apparivano della misura "circa 20-25 metri di larghezza. Il che significherebbe un proiettile piuttosto grande". Del resto la base aerea era un obiettivo legittimo per le forze ucraine.
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