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Dugin sotto choc dopo la morte della figlia: la fuga di notizie dall'ospedale

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E' ricoverato sotto choc in un ospedale di Mosca, Aleksandr Dugin. Il "Rasputin di Putin" ha di fatto assistito alla morte della figlia Daria Dugina, uccisa molto probabilmente da una autobomba alla guida della vettura del padre. I due avevano appena terminato una conferenza alle porte di Mosca e avrebbero dovuto rincasare insieme. Ma Dugin, l'ideologo del "rossobrunismo", aveva scelto all'ultimo di cambiare vettura lasciando la sua, una Toyota Land Cruiser, alla 30enne giornalista e analista politica, molto famosa in patria. Quindi l'esplosione, secondo gli inquirenti provocata da un ordigno piazzato sotto l'auto. Si tratterebbe, dunque, di un attentato terroristico in piena regola. Mosca e ambienti filo-russi in Ucraina puntano il dito su Kiev, accusando il governo di essere "il mandante". Il presidente Zelenesky nega con forza.

 

 

 

 

Dugin era andato insieme alla figlia Daria al festival "Tradition" e doveva tornare insieme a lei a Mosca ma ha deciso all'ultimo momento di non viaggiare a bordo della Toyota Land Cruiser che è poi esplosa a 20 chilometri a ovest dalla capitale uccidendo la giovane donna. E' questa la ricostruzione del media outlet 112, dopo che l'amico di famiglia, e capo del movimento Orizzonti russi, Andrey Krasnov ha confermato alla Tass che l'auto esplosa era di proprietà di Dugin.

 

 

 

 

"Era l'auto del padre, Darya stava guidando un'altra auto ma oggi ha preso quella macchina e suo padre è andato da un'altra parte" ha detto spiegando che poi l'ideologo di Vladimir Putin è "tornato sul luogo della tragedia", come mostrano anche foto scattate sul luogo dell'esplosione, e pubblicate sui social media, che lo mostrano disperato. "A quanto capisco, Aleksandr o probabilmente tutte e due erano l'obiettivo", ha aggiunto. Nel rapporto della polizia è stato scritto che "un ordigno esplosivo, piazzato sull'auto, è esploso mentre viaggiava a piena velocità, provocando un incendio. La donna alla guida è morta sul colpo: la sua identità è stata stabilita, si tratta della giornalista e politologa Daria Dugina".

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