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Ucraina, "stop all'export di elettricità all'Europa": l'ultima mazzata

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Da domani, martedì 11 ottobre, stop all’elettricità dall'Ucraina. Kiev ha deciso di interrompere l'esportazione verso l'Europa dopo gli ennesimi raid russi alle infrastrutture energetiche. Ad annunciarlo il ministero dell'Energia di Kiev: "Gli attacchi missilistici di oggi, che hanno colpito generatori e stazioni elettriche hanno costretto il Paese a sospendere le esportazioni di elettricità verso l'Unione europea dall'11 ottobre 2022, al fine di stabilizzare il proprio sistema energetico", ha spiegato stano a quanto fatto trapelare dall'agenzia Unian.

Se però è nota la data dello stop, non si può dire lo stesso di quella in cui le forniture ripartiranno. Il sistema elettrico ucraino era stato integrato a quello europeo a marzo con il fine di tagliare la sua dipendenza dalla Russia e dalla Bielorussia, dopo l'invasione del Paese. Ma gli attacchi missilistici non hanno ripercussioni solo sull'elettricità esportata.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato chiaro e ha avvertito i cittadini che "è importante ridurre il consumo di elettricità dalle 17:00 alle 22:00. Ciò alleggerirà il carico sul nostro sistema di alimentazione e ridurrà la necessità di arresti di emergenza. Teniamo duro. Stiamo lavorando. Uniamoci. Solo così supereremo tutte le prove". Non a caso quattro regioni ucraine sono già rimaste senza elettricità. Già il premier Denys Shmyhal aveva riferito di danni riportati in 11 siti di importanti infrastrutture in otto regioni del Paese, informando la popolazione di possibili disservizi: "Al momento non c'è elettricità nelle regioni di Leopoli, Poltava, Sumy e Ternopil, mentre nel resto dell'Ucraina la fornitura di elettricità è parzialmente interrotta". 

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