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Russia, l'ordine durissimo da Mosca: "Non arretrate, col gelo..."

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I russi non arretrano. L'ordine del Cremlino, come racconta Repubblica, è chiaro: "Non arretrare, nemmeno col gelo, costi quel che costi". E così almeno 100mila uomini ora dovranno combattere con temperature rigide che potrebbero cambiare davvero il volto della guerra. Nella zona del Donbass dove i russi stanno portando avanti una ferocissima controffensiva, alcuni militari non riescono a posizionarsi: "Non si muovono perché sono in ipotermia", fa sapere un cronista ucraino sul posto. Poi rivela la velina arrivata direttamente dal Cremlino: "Hanno l'ordine di non cedere la posizione, non lasciare un metro al nemico".

 

E al fronte comincia a pesare l'inesperienza dei 300mila arruolati con la mobilitazione parziale. Una mossa che ha portato in prima linea militari poco preparati a una guerra che si fa sempre più feroce di giorno in giorno. Intanto i servizi segreti britannici fanno sapere che "l’area intorno alle città di Pavlivka e Vuhledar nella zona centro-meridionale della regione di Donetsk è stata teatro di intensi combattimenti nelle ultime due settimane, sebbene con pochi cambiamenti sul terreno. Quest’area rimane fortemente contesa": Mosca ne è interessata come potenziale posizione dalla quale lanciare in futuro una grande avanzata verso nord per catturare il resto della regione di Donetsk controllata dall’ Ucraina. Tuttavia, è improbabile che Mosca sia in grado di concentrare forze di qualità sufficienti per ottenere una svolta operativa".

 

È il bollettino quotidiano dell’intelligence britannica sulla situazione sul campo in Ucraina. Dunque la guerra si fa sempre più di posizione con esiti del tutto imprevedibili con l'arrivo del "generale inverno". 

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