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Ecologisti, l'ultimo delirio: "Accoppiarsi con i bassi per salvare il pianeta"

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Claudio Osmetti
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Un po' come in quel film con Matt Damon, Downsizing. Solo che quella era fantascienza distopica, qui c'è un lungo articolo del New York Times (mica hai detto niente) che teorizza come «accoppiarsi con persone più basse» possa salvare il pianeta. E sì, è proprio scritto così. Lo dice Mara Altman (da noi lo riprende La Stampa che ci fa pure un podcast di dieci minuti al riguardo): «Quando ci si accoppia con persone più basse potenzialmente si salva il pianeta riducendo le esigenze delle generazioni successive». Insomma, alto è bello ma basso è meglio (perché è ecologico). «Se mantenessimo le stesse proporzioni ma fossimo solo del 10% più bassi, in America risparmieremo 87 milioni di tonnellate di cibo all'anno, per non parlare di trilioni di galloni d'acqua e di quadrilioni di energia e di milioni di tonnellate di spazzatura».

Chiaro. A questo punto sorge solo un dubbio: ma quanto è alta Greta Thumberg? No, perché: hai visto mai. Potrebbe fare la differenza. Signori, siamo seri: è anche una questione di evoluzione. Tra l'altro l'altezza mondiale media è di 165 centimetri, non è che siamo un pianeta di spilungoni. Ci sono pure loro, per carità: ma cosa dovremmo fare? No-ci-scusi-lei-è-quasi-due-mentri-inquina-troppo. Ma per favore. Eppure Altman tira dritto: «Abbassare l'altezza minima per i potenziali partner sul proprio profilo è un passo verso un pianeta più verde». Siamo tanti (otto miliardi di persone), se solo ci rimpicciolissimo... «Le persone corte non si limitano a risparmiare risorse, ma potrebbero anche essere più adatte per la sopravvivenza a lungo termine». Benissimo, lo scopriremo col tempo. Dopotutto lo diceva anche Darwin.

Negli Usa c'è addirittura chi «ha persino limitato i latticini nella dieta dei suoi figli e concede loro solo una minima quantità di zucchero nel tentativo di limitarne la crescita, salvandoli dai mali dell'altezza». Pensa un po'. Adesso, va bene tutto. Le battaglie green, la corsa all'ecologismo: d'accordo. Chi è che vorrebbe vivere in un mondo fatto di smog e di immondizia? Nessuno. Però così è farla diventare una malattia. Ci sono persone alte, ci sono persone basse: cribbio, lo è da secoli. Non che tocca "colpevolizzare" i lungagnoni (immaginiamo che i liberals del New York Times preferiscano la dizione più politically correct di "diversamente basso": sic) perché il riscaldamento globale è colpa della loro maxi statura. Dài, la questione ci sta sfuggendo di mano. 

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