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Houellebecq estremo: "Gli islamici rubano? Ecco la soluzione"

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Duro e crudo, Michel Houellebecq, lo è sempre stato. Questa volta, forse, è stato talmente brutale da mettere in imbarazzo anche Marine Le Pen e il Rassemblement National, il partito dei destra francese che ha preso le distanze dalle ultime dichiarazioni dello scrittore e intellettuale su Islam e immigrazione

"L'auspico della popolazione di ceppo francese non è che i musulmani si assimilino, ma che smettano di rubare o aggredire. Altrimenti, un'altra soluzione, che se ne vadano": queste le parole del 66enne autore di controversi, provocatori e spesso premonitori bestseller come Le particelle elementari, Sottomissione, Serotonina e l'ultimo Annientare, teorico (ma mai rassegnato) del declino dell'Europa e dell'Occidente ormai sopraffatti dalla cultura islamica.  

 

 



"Quello che ha detto Houellebecq - è il commento imbarazzato di Jordan Bardella, segretario del Rassemblement National, a BFM-TV - equivale più o meno a fare di tutta l'erba un fascio". Il RN è il simbolo del sovranismo in Francia, e ha sempre combattuto contro l'immigrazione indiscriminata e il mito del multiculturalismo coltivato, spesso con risultati disastrosi, dalla sinistra italiana ed europea. "In Francia abbiamo un problema con dei francesi nati sul territorio francese che sono di qui ma la cui anima è altrove - aggiunge Bardella -. Gente che si comporta come se fosse straniera: in questo caso, abbiamo un problema". "Ci sono francesi di confessione musulmana, provenienti dall'immigrazione, che rispettano le nostre leggi e i nostri costumi e che devono poter continuare a vivere in Francia".

 

 

 

Secondo Bardella, quella di Houellebecq è una "generalizzazione che non è il caso di fare". A conferma del caso politico, su Houellebecq si è espresso anche il rettore della Grande Moschea di Parigi, che ha confermato di voler "rinunciare al procedimento giudiziario" contro lo scrittore nonostante le sue dichiarazioni "violente ed estremamente gravi". Una tregua solo parziale che destinata probabilmente a rompersi alle prossime dichiarazioni dell'intellettuale più odiato dalla sinistra francese ed europea. 

 

 

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