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Padre Amorth, scatta la rivolta degli esorcisti: timori in Vaticano

Caterina Maniaci
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Pochi, stressati, oberati di lavoro, con la pandemia ad aggravato tutto. Anche il Papa continua a ripeterlo, il Maligno è in giro a fare il peggio possibile... E gli esorcisti sono pochi e superaffaticati. Poche centinaia, in Italia, per far fronte a richieste di aiuto sempre più numerose. Di Satana si parla poco e malvolentieri, a livello intellettual-teologico, masi riprende la scena grazie al cinema e alle polemiche. Gli esorcisti, intanto, affrontano la situazione a ranghi ridotti. Una dettagliata indagine fatta nella Chiesa Cattolica e diffusa dall’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum mesi fa mette a fuoco le difficoltà logistiche e temporali: «L’esorcista riceve una mole ingente di persone, non ha il tempo di accoglierle o di ascoltarle tutte. La gestione del ministero spesso è centellinata per altri incarichi che riveste il sacerdote, come ad esempio gli impegni quotidiani della parrocchia».

 

 

 

Dopo la pandemia, secondo testimonianze di esorcisti stessi, si sono moltiplicati i casi di persone che vogliono ricorrere a pratiche di questo tipo, spinti da instabilità, paura, isolamento sociale. Va ricordato, come sottolinea monsignor Gabriele Foschi, esorcista a Sarsina (Forlì-Cesena), che i casi di possessione reale sono molto rari e «più che altro ci troviamo di fronte a individui che vivono una realtà depressivo psicologica, che a sua volta diventa un terreno in cui si radicano ossessioni e vessazioni. Le possessioni dove il demonio interviene per cancellare la personalità in quel preciso momento per fortuna non sono così diffuse».

In Italia operano attualmente 309 preti esorcisti, secondo dati della Associazione internazionale esorcisti - fondata nel 1994 da un gruppo di sei sacerdoti, tra i quali padre Amorth – e tra i più grandi esorcisti della storia si annoverano sant’Antonio Abate, san Francesco d’Assisi, san Pio da Pietralcina. L’attuale presidente è padre Francesco Bamonte, esorcista della diocesi di Roma. L’Italia è quindi il Paese con un numero maggiore di esorcisti, seguito dalla Svizzera, mentre negli Usa se ne contano una sessantina. Per la Chiesa l’esorcismo, fatta eccezione per quello ordinario praticato al battesimo, è un sacramentale praticabile solo dai vescovi o da un sacerdote con mandato del vescovo. Ne fanno parte i preti esorcisti incaricati dal vescovo della diocesi di appartenenza.

La presenza del demonio è insomma costante e da sempre la fede cattolica ha messo in campo armi potenti per combatterlo. Crescono poi le richieste di aiuto, come abbiamo detto, ma in generale si parla poco e malvolentieri di queste realtà... Non si stupirebbe per la situazione, se fosse ancora tra noi, padre Amorth, considerato uno dei più grandi esorcisti che abbia concretamente esercitato il suo ministero. Torna in libreria, proprio in questi giorni, “L’ultimo esorcista. La mia battaglia contro Satana“ (ed. Piemme), scritto da padre Amorth insieme al giornalista Paolo Rodari.

Celebre anche per il senso dell’umorismo, pragmatico, ricordava spesso che Satana per intrappolare le anime usa sempre le stesse tecniche, tenendo sempre presente il potere delle famose tre s: sesso, successo e soldi. Ma si aggiorna di continuo, quindi ecco oggi la s di “sterminio” e quella di “social” , così presenti nella vita soprattutto dei più giovani e all’interno del quale si insinuano le nuove manifestazioni demoniache. Senza dimenticare l’incidenza delle sette sataniche, fenomeno in aumento sempre per effetto della pandemia, come ha sottolineato l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. E come dimostrano i dati della Squadra Antisette della Polizia, collegata ad un numero verde a cui in media al numero verde telefonano 15 persone al giorno, circa 5 mila telefonate all’anno.

 

 

 

Niente di tutto questo appare nel film “L’esorcista del Papa“ con Russel Crowe protagonista, liberamente ispirata alla figura di Amorth. Troppo liberamente, hanno sottolineato in molti, soprattutto tra i media cattolici. Ancora prima che il film uscisse in sala, è uscita una dura nota dell’Associazione internazionale degli esorcisti, nella quale, tra le altre cose, si legge che «tale modo di raccontare l’esperienza esorcistica di don Amorth, oltre ad essere contrario alla realtà storica, stravolge e falsifica ciò che veramente si vive e si sperimenta durante l’esorcismo di persone veramente possedute che noi, esorcisti cattolici, celebriamo secondo le direttive impartite dalla Chiesa. In più, è offensivo nei riguardi dello stato di sofferenza in cui versano quanti sono vittime di un’azione straordinaria del demonio». 

 

 

 

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