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Kosovo, "feriti 11 militari italiani": un'altra guerra alle porte dell'Italia?

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41 militari della Kfor, tra cui 11 italiani, sono rimasti feriti nei gravi scontri fra truppe Nato e dimostranti serbi a Zvecan, nel nord del Kosovo. Degli 11 feriti italiani, tre sono gravi ma non in pericolo di vita: avrebbero riportato ustioni e fratture. La tensione è alle stelle, tanto che la missione della Nato ha usato oggi gas lacrimogeni e bombe stordenti per disperdere i manifestanti serbi che protestavano davanti al municipio per chiedere la rimozione del nuovo sindaco, a maggioranza albanese.

Secondo il portale Kossev, la Kfor sarebbe intervenuta quando la folla si è rifiutata, nonostante l'appello dei loro leader politici, di lasciar passare due veicoli speciali della polizia kosovara, bloccati tra i manifestanti dalla mattina. I manifestanti chiedono il ritiro di tutta la polizia speciale nell'edificio del municipio. Immediato il messaggio di solidarietà del ministro della Difesa Guido Crosetto che esprime "vicinanza e augurano una pronta guarigione ai militari Nato Kfor italiani, ungheresi e moldavi rimasti feriti negli scontri in Kosovo".

Intanto preoccupazione viene espressa anche dal ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov: "Si sta sviluppando una situazione esplosiva nel cuore dell'Europa, dove la Nato ha sferrato una aggressione contro la Yugoslavia nel 1999, violando qualsiasi principio dell'Atto finale di Helsinki e di ogni altro documento dell'Osce". E ancora: "È una situazione allarmante. L'Occidente sta soggiogando tutti coloro che esprimono la loro opinione". 

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