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Russia, attacco a Belgorod e inferno di fuoco: può accadere di tutto

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La Russia di nuovo sotto attacco dopo il raid dei droni su Mosca. Nelle scorse ore alcune bombe avrebbero colpito una raffineria di petrolio a Krasnodar, dove poi sarebbe scoppiato un enorme incendio. Ma non solo, perché altre esplosioni sarebbero state segnalate anche nella regione di Belgorod al confine con l’Ucraina. 

Secondo il governatore della regione russa di Krasnodar, anche in questo caso il responsabile del rogo divampato nella raffineria di petrolio sarebbe stato un drone ucraino. La raffineria in questione si trova vicino al porto di Novorossiisk, sul Mar Nero, proprio accanto a un'altra raffineria presa di mira più volte nell'ultimo mese. Il rischio escalation della guerra in Ucraina a questo punto si fa sempre più alto. Già ieri, infatti, Vladimir Putin ha addossato pubblicamente tutte le colpe agli ucraini, accusandoli di provocare e terrorizzare i cittadini russi. Il timore è che ora Mosca decida di reagire. Kiev, da parte sua, anche in questo caso nega il suo coinvolgimento nell'attacco. 

Al momento, comunque, non sono state segnalate vittime nella zona della raffineria. Diversa la situazione a Belgorod, dove invece ci sarebbero delle persone ferite, come segnalato dal governatore della regione. Tra di loro un cittadino nella città russa di Shebekino, a pochi chilometri dal confine ucraino. “Due persone sono state ricoverate in ospedale a seguito dell'attacco”, ha detto Vyacheslav Gladkov, aggiungendo che è la terza volta in una settimana che la città viene colpita. 

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