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Putin "ha ricevuto Prigozhin al Cremlino": ecco la data, esplode il sospetto

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Non è in Bielorrussia, ma a Mosca. Sarebbe questa la soffiata francese su Evgeny Prigozhin, l'oligarca russo al vertice del gruppo Wagner. Lo riporta Liberation, citando fonti "dei servizi di informazione occidentali". "Almeno da venerdì 1 luglio - scrive il quotidiano francese - Prigozhin sarebbe al Cremlino, dove è stato convocato dai suoi principali comandanti. Avrebbe incontrato Vladimir Putin e sarebbe stato ascoltato dal generale Viktor Zolotov, comandante della guardia nazionale Rosgvardia e fedelissimo del presidente, e da Serghei Naryshkin, capo dei servizi di informazione esterni russi". 

Una notizia non da poco se si considera che dopo il tentato golpe, l'oligarca russo sarebbe liberissimo di muoversi sul territorio russo. Ma non solo, perché non mancano i sospetti. Com'è possibile che lo zar di fronte a un tentativo di vedersi spodestato reagisca accogliendo al Cremlino chi l'ha organizzato? Il dubbio è che neppure Putin sappia cosa fare dei mercenari. Non a caso il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, ha detto chiaro e tondo: "Se pensate che Putin sia così maligno e vendicativo da spazzarlo via domani - per dirla in russo - no, questo non accadrà". 

Ma Dagospia va oltre. "Questo - si legge - significa anche che Prigozhin sta concordando tutti i suoi passi direttamente con Putin". Da qui la domanda: "Che sia di Vlad l'idea dell'ammutinamento?". Intanto il generale Valerij Gerasimov, capo di Stato maggiore delle forze armate russe, è apparso in un video pubblicato dal ministero della Difesa. Si tratta della sua prima apparizione in pubblico dalla rivolta armata del gruppo Wagner. Rivolta, che tra gli altri, aveva come obiettivo proprio la sua sostituzione.

 

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