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Titan, gli ultimi istanti dei passeggeri: "Hanno realizzato tutto, in 48 secondi"

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Emergono nuovi dettagli sulla tragica fine dei passeggeri del Titan. Per gli esperti il sommergibile con a bordo cinque persone e diretto verso il relitto del Titanic è imploso. Addirittura le vittime non avrebbero avuto neanche il tempo di rendersi conto di cosa stesse accadendo. Secondo l'ingegnere José Luis Martín, esperto di sottomarini, il Titan sarebbe "precipitato come una freccia" verso gli abissi prima di "esplodere come un palloncino".

 

 

Motivo per cui, a suo dire, i turisti Hamish Harding, 58 anni, Shahzada Dawood, 48 anni, suo figlio Sulaiman Dawood, 19 anni, il pilota della marina francese Paul-Henry Nargeolet e il Ceo di OceanGate, Stockton Rush, si sarebbero trovati almeno un minuto al buio, ammassati l'uno sull'altro, mentre colavano a picco verso il fondo dell'Oceano. Martín si dice convinto che il Titan abbia iniziato la sua caduta "come una pietra" a una profondità di circa 1.700 metri e sia imploso a 2.500.

 

 

"In quel periodo di tempo - prosegue parlando della discesa - hanno realizzato tutto. E per di più, nella completa oscurità. Difficile farsi un'idea di quello che hanno vissuto in quei momenti. Dopo quei 48 secondi, o un minuto, c'è stata l'implosione e poi la morte istantanea". Per l'esperto il paragone è quello con la "foratura di un pallone". Una foratura noncausata solo dalla profondità, ma dall'improvviso aumento della pressione mentre il sottomarino scendeva in profondità "come una freccia".

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