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Joe Biden, il figlio completamente nudo con una prostituta: le foto-scandalo

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Il colpo, a giudicare dalle reazioni scomposte dei democratici, è andato a segno. E bello forte. Lo ha piazzato la deputata repubblicana della Georgia Marjorie Taylor Greene, che nel corso dell'udienza del Comitato del Congresso che indaga sulla condotta della famiglia Biden, ha mostrato ai presenti e al pubblico che seguiva l'udienza in tv alcune foto da bollino rosso. Le immagini ritraggono Hunter Biden, il figlio del presidente degli Stati Uniti Joe, mentre è impegnato in atti sessuali con una o più prostitute in una stanza d'albergo. Le foto sono state rinvenute dagli investigatori all'interno del laptop che lo stesso Hunter aveva abbandonato in un negozio del Delaware nel 2020. In quel periodo Biden jr era gravemente dipendente da alcol e sostanze stupefacenti e faceva regolarmente sesso con prostitute.

 


Le foto, in sè, non sono una novità, nel senso che erano già state pubblicate da organi di informazione e social network. L'elemento nuovo sta nel fatto che la deputata Greene ha collegato quelle foto alle accuse di frode fiscale a carico di Hunter. La Green ha infatti mostrato un biglietto di aereo che il figlio del presidente pagò il 15 giugno 2018 perché una escort lo raggiungesse da Los Angeles a Washington, spesa che poi Biden jr detrasse dalle tasse dovute nel 2018 come spesa professionale. Così come fece per i pagamenti alle escort. Due agenti dell’Internal Revenue Service (l’Agenzia delle entrate americana), hanno confermato che Hunter deduceva dalle tasse le spese per il sesso a pagamento, aggiungendo che nel 2018 sottrasse al fisco 10mila dollari detraendoli come iscrizione a un golf club quando invece l'iscrizione era quella a un sex club.

 

 

Uno dei due agenti, il supervisore Gary Shapley, che era in aula insieme al collega Joseph Ziegler, aveva affermato un mese fa nel corso di un'altra udienza del Comitato, che il Dipartimento di giustizia e l'Fbi interferirono nell'indagine a carico del figlio del presidente per allungarne i tempi. Ma potrebbe, esserci di più. Perché se lo stesso Hunter Biden qualche settimana fa ha ammesso di essersi reso responsabile di reati fiscali stringendo un accordo con il Dipartimento di giustizia grazie al quale probabilmente non trascorrerà nemmeno un giorno in carcere, la deputata Greene ha ipotizzato che il pagamento del volo della escort dalla California a Washington, effettuato da Biden junior, possa configurare la violazione del Mann Act, una legge federale del 1910 che criminalizza il trasporto «di donne o ragazze per scopi di prostituzione o per altri scopi immorali». Insomma, da puttaniere accertato, il figlio del presidente degli Stati Uniti potrebbe trovarsi indagato come pappone. 

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