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Mosca, inferno di fuoco nella zona dell'aeroporto: l'ultimo raid

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Prosegue una guerra ibrida, fatta non solo dell'invasione russa, ma anche di raid non rivendicati, di strani atti di guerra. Dopo l'incendio della vigilia di un'industria russa utilizzata per la costruzione di armi (secondo Mosca dovuta a un guasto a una caldaia) ecco un nuovo fronte nella mattinata di oggi, giovedì 10 agosto.

Infatti esplosioni e un vasto incendio hanno scosso nelle prime ore di oggi la cittadina russa di Domodedovo, a 37 chilometri a sud di Mosca: lo scrivono diversi canali Telegram russi che citano testimoni oculari, come riporta Ukrinform. Le esplosioni odierne seguono l'abbattimento da parte dei sistemi di difesa aerea russi di due droni nella notte tra martedì e mercoledì: uno nella zona di Domodedovo e un altro vicino all'autostrada di Minskoe, aveva reso noto ieri mattina il sindaco della capitale, Sergey Sobyanin. Fuoco, fiamme e un vasto incendio, dunque, nella zona del principale aeroporto di Mosca.

Da par suo, l'Ucraina denuncia come nella notte le forze russe avrebbero lanciato un "massiccio attacco on droni nella regione di Rivne", nell’Ucraina occidentale, distruggendo un deposito di petrolio nel distretto di Dubno. A renderlo noto, su Telegram, è stato Vitaliy Koval, capo dell'Amministrazione militare regionale.

 

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